News > Intervista al Professore Sofoklis Kyriazakos, che spiega come eWALL renderà la vita dei pazienti più sicura e indipendente
Si chiama eWALL ed è l’ultima frontiera della tecnologia che unirà la domotica all’assistenza.
Si tratterà di un sistema automatizzato, installabile a domicilio: un intuitivo monitor touch collegato a sensori che promette di rendere la vita dei pazienti più sicura e indipendente. A spiegarne le funzionalità pratiche è stato il coordinatore tecnico scientifico del progetto internazionale, il Professor Sofoklis Kyriazakos in persona, nel corso della sua visita ai laboratori di ricerca del San Raffaele lo scorso martedì 17 febbraio.
Kyriazakos, esperto in management e coordinamento di programmi internazionali su ITC, Professore associato Aalborg University (Danimarca) e Consigliere delegato Converge ICT Solutions & Services (Grecia), si è soffermato su diversi aspetti, legati al futuro di quest’ambiziosa apparecchiatura. Il dispositivo è destinato a pazienti affetti sia da declino cognitivo che da BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), pertanto diversi sono i benefit che il suo utilizzo può assicurare, sia in termini di autonomia che di sicurezza.
«Ad un paziente anziano – ha spiegato Kyriazakos – presenterei eWALL come lo strumento più adatto per migliorare la sua qualità di vita, rendendola più indipendente e tutelata. Attraverso questo dispositivo offriamo la possibilità di creare un ambiente domestico sicuro e che per la prima volta si prende cura delle loro necessità: la tipica casa viene trasformata in un ambiente controllato, intervenendo nelle vite dei pazienti, ma in modo non intrusivo».
Il programma, superato il primo step di progettazione, entrerà a breve in una nuova importante fase, quella della sperimentazione, come ha annunciato il Professore: «da maggio in poi cominceremo con le valutazioni su piccola scala. Si tratta di un momento molto importante perché otterremo i primi feedback, sia su un piano tecnico che medico, oltre che sull’engagement e la reazione da parte degli utenti. Dobbiamo insomma capire quanto effettivamente questo apparecchio aiuterà le persone nel rendere la loro vita autonoma e sicura».
Kyriazakos ha poi spiegato che l’introduzione di un simile dispositivo nelle case di determinati pazienti comporterebbe numerosi vantaggi per la società, poiché sgraverebbe il Sistema Sanitario Nazionale e le assicurazioni sanitarie dalla gestione e la cura di soggetti non indipendenti. «A dimostrazione di ciò – ha precisato – si pensi che in Germania ad esempio l’ospedalizzazione di pazienti con declino cognitivo costa in media 9 mila euro all’anno a persona, costi che con eWALL siridurrebbero di molto».
A ciò va poi aggiunta anche la previsione della sempre maggiore anzianità della popolazione europea: in un simile quadro i soggetti affetti da deficit cognitivi stanno aumentano molto rapidamente e ci si aspetta che cresceranno del 40% nei prossimi anni, entro il 2020.