News > Italiani sempre più stressati. Un’indagine dell’Anifa.
Italiani e, soprattutto, italiane sempre più vittime dello stress.
Sono i risultati di una indagine condotta on line da Human Highway per conto di Anifa (Associazione nazionale italiana farmaceutica dell’automedicazione), e da cui emerge che, nel nostro Paese, lo stress colpisce 8 persone su 10, con una netta prevalenza delle donne rispetto agli uomini.
Alla conferenza stampa di presentazione dei risultati di questa indagine, svoltasi a Milano lo scorso 09 novembre, ha partecipato il Professor Piero Barbanti, neurologo dell’IRCCS San Raffaele Pisana e Responsabile del Centro diagnosi e terapia della cefalea e del dolore.
Con il Prof. Barbanti abbiamo voluto approfondire un tema che, come è evidente, non “risparmia” quasi nessuno e che condiziona sempre di più la nostra quotidianità.
Prof. Barbanti, cos’è e cosa può provocare un eccesso di stress al nostro organismo?
“Lo stress” – ci rassicura Barbanti – “è una reazione normale dell’organismo per ricreare un equilibrio dopo uno stimolo di tipo fisico o psicologico. Questa capacità di mantenere lo “status quo ante” mediante un rapido aggiustamento è detta allostasi ed è un privilegio ben mantenuto nelle specie viventi. Quando però gli stimoli stressanti siano ripetuti (come sovente accade nelle nostre giornate), o quando singoli eventi stressanti siano protratti, il nostro organismo è vittima di un cosiddetto carico allostatico che può produrre sintomi (ansia, insonnia, cefalea, dolori, tachicardia, ecc), ed in taluni casi malattie (depressione, ad esempio).”
Come emerge dai dati presentati dall’Anifa, le tensioni sul lavoro e i problemi economici sono in pole position tra i fattori che contribuiscono a stressare gli italiani, ma non mancano altre cause come il traffico, il rapporto con il partner e con la suocera, la gestione della famiglia (soprattutto per le donne), e persino il pensiero – e la relativa ansia – del Natale incombente!
Cosa fare, dunque, professor Barbanti, per cercare di neutralizzare lo stress?
“Il cervello chiede a noi una pausa: aiutiamolo con diversivi nella giornata, programmando piccole pause e distrazioni nei momenti critici e talvolta con tecniche di rilassamento (biofeedback, training autogeno, yoga). Ricordandoci, poi, che a volte serve l’aiuto del medico e del farmaco”.