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L’ impatto sugli Outcomes clinici dei programmi multidisciplinari integrati di riabilitazione funzionale e cognitivo-comportamentale nelle RSA

4 Agosto 2014

Uno studio del Consorzio San Raffaele

Negli ultimi anni si è assistito in Italia ad un progressivo aumento della complessità sanitaria dei ricoveri nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA). Tale situazione, determinata dalla carenza di posti letto ospedalieri dedicati alla post-acuzie, nonché da un numero esiguo di hospice, ha una ricaduta inevitabile sull’inappropriatezza dei ricoveri in RSA.

«Dallo studio di prevalenza puntuale condotto nella nostra regione su tutti i pazienti ricoverati nelle 11 RSA del Consorzio San Raffaele (622 posti letto; 210 in Nucleo Alzheimer) da marzo 2009 a marzo 2014», dichiara Luigi Addante, Coordinatore Sanitario del CSR, «è risultata un’elevata percentuale di pazienti con disabilità fisica e mentale di grado severo, un numero significativo di ospiti allettati (coma, SMV e terminali), un alto indice di severità e di comorbilità e quindi una elevata complessità sanitaria e assistenziale».

Da qui l’esigenza di valutare l’impatto sugli outcomes clinici dei programmi multidisciplinari integrati di riabilitazione funzionale e cognitivo-comportamentale dopo 3 e 6 mesi dall’ingresso dell’ospite in RSA con lo scopo di verificare l’efficacia dei percorsi assistenziali personalizzati di riabilitazione geriatrica.

«Tutti gli ospiti», spiega Addante, «hanno partecipato a sedute giornaliere, di gruppo e individuali, di terapia occupazionale e di riabilitazione funzionale e cognitivo-comportamentale. La popolazione esaminata, il 35,9% uomini, il 64,1 % donne, aveva un’età media di 78,8 anni».

I test di valutazione hanno rilevato un moderato miglioramento della autonomia funzionale ed un mantenimento delle capacità cognitive e funzionali residue. L’analisi dei disturbi del comportamento, del tono dell’umore, dell’indice di comorbilità e dello stato nutrizionale degli ospiti ha evidenziato un miglioramento statisticamente significativo. Ciò a dimostrazione del fatto che, nonostante l’elevata complessità assistenziale degli ospiti, i programmi multidisciplinari “integrati” e “personalizzati” di riabilitazione funzionale e cognitivo-comportamentale svolti nelle RSA del Consorzio San Raffaele hanno hanno influito positivamente sulla qualità di vita dei pazienti.

Lo studio verrà presentato in occasione dell’edizione 2014 del congresso nazionale della SIGG, Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, che si terrà a Bologna dal 26 al 29 novembre.