News > “La cardiomiopatia dilatativa e le miocarditi”: al via il secondo incontro coordinato dal Prof. Autore del San Raffaele Cassino
“Cardiomiopatie e morte cardiaca improvvisa giovanile. La cardiomiopatia dilatativa e le miocarditi” è il titolo del corso ECM che si terrà venerdì 13 ottobre, a partire dalle ore 14:30, presso l’Ospedale Santa Scolastica. Si tratta del secondo di quattro incontri dedicati al tema della Morte Cardiaca Improvvisa (MCI) giovanile e delle Cardiomiopatie (CMP) coordinati dal prof. Camillo Autore, collaboratore scientifico del San Raffaele di Cassino, già docente di Cardiologia presso l’Università Sapienza di Roma e Coordinatore del Gruppo sulle Cardiomiopatie e Malattie del Pericardio della Società Italiana di Cardiologia. I seminari hanno come obiettivo quello di condividere lo stato dell’arte delle conoscenze sulle cardiomiopatie (epidemiologia, diagnosi, trattamento) al fine di far crescere consapevolezza (“awareness”), attenzione e sensibilità degli operatori sanitari verso queste malattie del cuore.
“Le cardiomiopatie sono malattie del cuore infrequenti o rare, spesso famigliari, su base genetica” sottolinea il prof. Autore “dal punto di vista clinico, queste patologie hanno in comune una storia naturale caratterizzata da un’insufficienza cardiaca progressiva che porta alcuni pazienti al trapianto cardiaco. In altri casi, è l’impronta aritmica a dominare il quadro clinico, e alcune cardiomiopatie possono manifestarsi per la prima volta, specialmente in soggetti giovani, con un arresto cardiaco e con la morte improvvisa.”
Quello delle cardiomiopatie è un argomento del quale, lo scorso settembre ad Amsterdam nel corso dell’ultimo congresso europeo di cardiologia (ESC), sono state presentate le linee guida; risultato degli sviluppi degli ultimi 10 anni nell’imaging e nei test genetici, che consentono oggi di identificare e trattare meglio queste condizioni. “Sappiamo dai risultati epidemiologici” spiega il cardiologo “che la morte improvvisa dovuta a queste malattie costituisce circa il 20% del totale delle morti improvvise cardiache, ma questa percentuale include il numero più alto di morti in giovane età. Siamo al corrente del fatto, inoltre, che mentre la mortalità globale per cause cardiovascolari ha registrato un significativo decremento nei paesi industrializzati grazie agli incessanti progressi terapeutici e di prevenzione, la morte cardiaca improvvisa non ha viceversa goduto di un parallelo declino statistico.”
Riconoscere precocemente queste condizioni e stratificare efficacemente il rischio aritmico sono i pilastri su cui è fondata la prevenzione della morte cardiaca improvvisa giovanile. È quindi fondamentale disporre di strumenti per la diagnosi precoce, mezzi per lo screening familiare e terapie salva-vita, per evitare il devastante impatto clinico e umano di questo evento fatale.
L’ultimo accento il prof. Autore lo pone sullo stato dell’arte nel campo delle cardiomiopatie sostenendo che “si è sviluppata in questi ultimi anni una grande attenzione grazie all’impiego di nuovi strumenti diagnostici, nuovi algoritmi per la stratificazione del rischio e nuove opzioni terapeutiche, farmacologiche e non farmacologiche. Tutti questi progressi rendono sempre più importante il riconoscimento più precoce possibile di queste patologie per poter iniziare le cure appropriate ed evitare o ritardare al massimo le possibili complicanze. I pazienti con cardiomiopatie giungono spesso tardivamente alla diagnosi, dopo aver consultato molti medici, ricevendone opinioni diverse e spesso discordanti e, non di rado, un inquadramento non corretto e un trattamento inadeguato” conclude il Responsabile Scientifico del corso.
Accanto al prof. Autore ad approfondire i temi inerenti l’aspetto epidemiologico, le cause e le forme cliniche, la prognosi e il trattamento delle due patologie sarannola dott.ssa Erika Pagannone, Centro di Diagnosi e Cura delle Cardiomiopatie e delle Malattie Aritmogene Ereditarie Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea – Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Università Sapienza, Roma e la dott.ssa Raffaella Mistrulli, Centro di Diagnosi e Cura delle Cardiomiopatie e delle Malattie Aritmogene Ereditarie Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea – Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Università Sapienza con la moderazione della dott.ssa Cristina Gambardella, Responsabile Medico Riabilitazione Cardio-Respiratoria San Raffaele Cassino e del prof. Stefano Pardi, Responsabile Unità Operativa Complessa di Cardiologia UTIC, Ospedale Santa Scolastica, Cassino, ASL Frosinone.