News > La dottoressa Massimiani:”Tutte le attività svolte”
A chi si rivolge la Terapia Occupazionale, quali sono i suoi obiettivi, come si sviluppa il programma per ciascun paziente? Abbiamo rivolto queste domande alla dottoressa Maria Pia Massimiani, docente dell’Università La Sapienza di Roma.
Dottoressa, a chi si rivolge la terapia Occupazionale?
I terapisti occupazionali hanno abilità e conoscenze per lavorare in collaborazione con individui o gruppi di persone che hanno un deficit di struttura fisica o di funzione dovuta a un problema di salute, e che sperimentano barriere alla partecipazione.
Come viene elaborato un programma di Terapia Occupazionale?
Per poter elaborare un programma di Terapia Occupazionale, in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell’ambito delle proprie competenze ed in collaborazione con altre figure socio-sanitarie, il Terapista Occupazionale effettua un’ampia valutazione. Essa serve a rilevare lo stato nel quale si trova il paziente, il tipo e l’influenza del disturbo sulle sue azioni e sul suo comportamento, le sue aspettative, così come le circostanze di vita personali e sociali. Oltre ai risultati di questa valutazione, all’ età, alla motivazione e alla situazione di vita, sono decisivi per la definizione degli obiettivi terapeutici e la pianificazione dell’intero percorso riabilitativo, i bisogni e i desideri del paziente.
Quali attività finalizzate svolgono i pazienti?
La terapia occupazionale prevede l’ uso di diversi metodi di trattamento e di strumenti terapeutici:
1_ Training dell’ autonomia personale (igiene personale, vestirsi-svestirsi, alimentazione, gestione della casa, etc.) attraverso Attività di Vita Quotidiana e attività adattive.
2_ Training delle capacità sensomotorie (motricità grossolana e fine, coordinazione, sensibilità, forza muscolare) attraverso Attività finalizzate di tipo motorio-funzionale.
3_Training neuropsicologico (in caso di neglect, aprassia, disturbi spazio-costruttivi, etc.) e training cognitivo (concentrazione, memoria, etc.) attraverso Attività finalizzate.
4_Valutazione dell’accessibilità domiciliare, e del posto di lavoro, e abbattimento delle barriere architettoniche, attraverso la progettazione degli adattamenti ergonomico-funzionali per sostenere l’autonomia negli ambienti di vita.
5_ La stimolazione delle capacità all’azione d’agire (motivazione, costanza, flessibilità, etc.).
6_ L’inserimento/reinserimento lavorativo attraverso la valutazione della capacità lavorativa di base, delle capacità sociali e delle competenze strumentali ed individuali e la progettazione di strategie per la prevenzione degli infortuni.
7_Valutazione e personalizzazione di ausili, e addestramento all’uso, per favorire l’autonomia personale.
8_Personalizzazione di ortesi: statiche e dinamiche.
9_ Consulenza ai familiari.
10_ Sviluppo del gioco.
11_Giochi funzionali:
12_Tecniche artigianali.
13_Consulenze all’ asilo e alla scuola.