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La riabilitazione dello Stroke: il Prof. Marco Franceschini al congresso ISPRM di Berlino

24 Luglio 2015

Recent New Original Approaches in Stroke Rehabilitation”: questo il titolo dell’intervento che il Prof. Marco Franceschini, Coordinatore Clinico e della Ricerca delle Unità Operative di Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele Pisana, ha tenuto nell’ambito del 9° Congresso della Società Internazionale di Riabilitazione (International Society of Physical Rehabilitation Medicine – ISPRM), svoltosi recentemente a Berlino.

Membro del Comitato Scientifico del Congresso, il Prof. Franceschini ha introdotto la sessione dedicata alla Riabilitazione dello Stroke, rivolgendosi a una folta platea di congressisti arrivati da tutte le parti del mondo.

La lecture introduttiva, spiega Franceschini, «ha affrontato le tematiche più attuali in termini di trattamenti innovativi nei programmi riabilitativi nelle persone con esiti di Ictus cerebrale, facendo una rapida carrellata sull’utilizzo della Costraint Induced Movement Therapy, della Realtà Virtuale, della immaginazione motoria, della stimolazione cerebrale con stimoli elettrici o magnetici. Ha evidenziato soprattutto l’importanza dell’uso di sistemi tecnologicamente avanzati (robot) nel recupero delle capacità funzionali del’arto superiore e del cammino».

In questo ambito sono state presentate le numerose ricerche fatte presso l’IRCCS San Raffaele Pisana in collaborazione con il Dipartimento di Riabilitazione della ASL Vasta di Lucca-Pisa e dell’Istituto Superiore Sant Anna di Pisa.

«È stato inoltre trattato – continua – il tema dell’uso dell’“Action Observation” come stimolo del network dei neuroni a specchio. Anche in questo caso è stato evidenziato il ruolo dell’IRCCS SR Pisana come uno dei primi promotori di questo tipo di trattamento in ambito clinico nel mondo».

Ha poi concluso affermando «l’importanza della traslazione dalle ricerche scientifiche di base in laboratorio direttamente nella clinica riabilitativa. Questo è un momento fondamentale per consentire una crescita sia dei Ricercatori di base, sia dei Clinici della Riabilitazione che possono avere nuovi e più validi strumenti per ridurre l’entità delle menomazioni dopo Ictus».