News > La riabilitazione fisica contribuisce alla prevenzione dei tumori.
Può la riabilitazione fisica rappresentare un elemento di prevenzione o addirittura di rallentamento per la progressione tumorale? Lo chiediamo alla dottoressa Bruna Pucci, che fa parte del Laboratorio di Patologia Molecolare e Cellulare del San Raffaele.
I ricercatori del San Raffaele, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e con l’Istituto Galeazzi di Milano, partecipano ad un importante progetto di ricerca volto ad identificare gli effetti benefici delle Sirtuine, una classe di proteine scoperta nell’ultimo decennio, coinvolte nella regolazione della risposta cellulare e dei tessuti allo stress.
Dottoressa Pucci, cosa c’entrano le sirtuine con la prevenzione dei tumori?
Le sirtuine costituiscono una classe di proteine e la loro azione può risultare benefica per l’organismo. Per esempio, sono in grado di migliorare il metabolismo, soprattutto per quel che riguarda la produzione di energia e la lipidogenesi, rendendo più efficiente la funzione contrattile e il controllo dell’accumulo dei lipidi (obesità). Sono utilissime nella risposta allo stress fisico, dovuto a un’attività fisica intensa, oppure ad un’alterazione del ritmo circadiano (alternanza giorno – notte). Inoltre da qualche anno numerosi studi scientifici stanno verificando il coinvolgimento delle sirtuine nel controllo dello stress cellulare che porta al tumore (detossificazione dei radicali liberi) o alla sua progressione (controllo della infiammazione molecolare).
Quali sono gli obiettivi che si prefigge il vostro studio?
Le sirtuine vengono attivate da una corretta attività fisica, un’alimentazione sana, fresca, bilanciata e non eccessiva (restrizione calorica) e, farmacologicamente, dall’assunzione di polifenoli (presenti nel the e nel vino) e derivati.
I nostri studi sono volti a verificare gli effetti benefici della stimolazione delle sirtuine in alcune condizioni: nell’attività sportiva intensa in soggetti normali e nell’attività riabilitativa in pazienti dopo un ictus. Inoltre, attraverso lo studio in vitro di linee cellulari tumorali e l’analisi di tumori solidi umani, stiamo cercando di capire il ruolo che esse hanno sulla progressione dei tumori verso la malignità.
Interessanti appaiono i risultati avuti nei maratoneti (già pubblicati) e con la Nazionale Juniores di Canottaggio (studio in via di completamento) che evidenziano gli effetti positivi delle sirtuine nell’espletamento di una corretta attività sportiva.
Cosa intende per corretta attività sportiva?
Chi svolge un’attività sportiva, a maggior ragione se amatoriale, deve sempre prepararsi con un adeguato allenamento e non eccedere negli sforzi.
Un esercizio fisico intenso ed estenuante può essere dannoso per la salute, per diverse ragioni, inclusa la produzione di un eccesso di radicali liberi, il principale veleno per le nostre cellule. Un opportuno allenamento e un’attività fisica ad esso commisurata aumentano proporzionalmente la capacità di detossificare i radicali, di riparare cellule eventualmente danneggiate e di controllare altri aspetti dell’omeostasi cellulare, proprio attraverso le sirtuine. Considerati nel loro insieme, questi aspetti sono efficaci nel mantenere al meglio i nostri tessuti e contrastare l’invecchiamento.
In conclusione, un’attività fisica da svolgere sotto controllo o almeno consiglio medico, dovrà essere parte di uno stile di vita sano che comprende anche la giusta alimentazione, la regolarità delle attività giornaliere e la prevenzione volta ad evitare condizioni dannose come il fumo e il vivere in ambienti inquinati.