News > La riabilitazione per pazienti anziani con scompenso cardiaco, nuovo progetto di ricerca dell’IRCCS San Raffaele Pisana
Lo scompenso cardiaco sta assumendo dimensioni epidemiche in termini di incidenza, prevalenza e mortalità. La U.O. di Riabilitazione Cardiologica dell’IRCCS San Raffaele Pisana ha avviato uno “Studio di fattibilità, sicurezza ed efficacia di un programma di riabilitazione mediante esercizio fisico telemonitorato a domicilio, in pazienti anziani con scompenso cardiaco”. Responsabile del progetto di ricerca, che ha ottenuto l’approvazione del Ministero della Salute, il Professor Maurizio Volterrani. La scarsa tolleranza all’esercizio è la principale estrinsecazione fisiopatologica e sintomatologica dello scompenso cardiaco cronico. La ridotta capacità aerobica nello scompenso cardiaco è dovuta ad alterazioni che si verificano a livello cardiaco, periferico, circolatorio e muscolare. Il training fisico determina un miglioramento della capacità funzionale e della soglia anaerobica, che viene ritardata ad un livello più elevato di lavoro, attraverso una serie di modificazioni indotte soprattutto a livello periferico. Anche a livello centrale si sono documentati effetti favorevoli del training fisico nel paziente scompensato. La portata cardiaca condiziona la capacità funzionale nel soggetto sano, mentre nel cardiopatico la ridotta efficienza ventilatoria, l’atrofia muscolare, il depauperamento degli enzimi ossidativi muscolari acquistano maggiore rilevanza e il training agisce principalmente su questi fattori. Si va quindi rafforzando l’ipotesi che l’incremento della capacità funzionale nello scompenso cardiaco cronico a seguito del training sia dovuto per la massima parte alla correzione della degenerazione e dell’atrofia muscolare, del decondizionamento, delle alterazioni ventilatorie e del riempimento diastolico, che sono anche le alterazioni tipiche dell’involuzione senile. Il grado di rimodellamento ventricolare dopo rivascolarizzazione o sostituzione valvolare e la prevalenza dello scompenso cardiaco aumentano con l’età, ma i trial sul training generalmente escludono i pazienti al di sopra dei 65 anni. Scopo principale della ricerca dell’IRCCS è al contrario la valutazione della fattibilità, efficacia e sicurezza, in termini di mortalità totale e ospedalizzazione per qualsiasi causa, di un programma domiciliare di training fisico della durata di almeno 18 mesi in pazienti al di sopra dei 65 anni con scompenso cardiaco, supervisionato mediante un sistema telemedicale, verificandone gli effetti su: mortalità totale e ospedalizzazione per tutte le cause; qualità di vita; capacità funzionale; aspetti economici.