News > La riabilitazione respiratoria nella BPCO
D: “Riabilitazione Respiratoria: A cosa Serve, in cosa consiste, come a migliorare la condizione di vita dei pazienti affetti da Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva”:
“Non tutti sanno che in moltissimi casi la bronco pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) potrebbe essere seguita da specialisti in riabilitazione respiratoria, con un notevole risparmio in termini di posti letto e di costi sanitari”, spiega il prof. Franco Pasqua – Direttore dell’Unità di Riabilitazione Respiratoria del San Raffaele Velletri. Un’adeguata terapia ridurrebbe anche il tasso di mortalità ospedaliera (11%) che, per le patologie respiratorie croniche, è superiore a quello dell’infarto.
Prendiamo come esempio il centro di Velletri e l’IRCCS San Raffaele Pisana, che coprono nel Lazio il 90% degli interventi in questo campo. Qui l’efficacia delle terapie si fonda su un concetto semplice: la personalizzazione. Le strategie riabilitative nascono infatti da un’attenta valutazione preliminare che si traduce in programmi riabilitativi che puntano a ridurre i sintomi della malattia e ad aumentare la tolleranza allo sforzo. In altri termini”, continua il prof. Pasqua, “si porta al massimo il recupero funzionale del paziente e si favorisce il reinserimento nella quotidianità della sua vita”.
Ma vediamo il processo riabilitativo più da vicino:
Si tratta di un percorso individuale e multidisciplinare che comprende, dopo una prima e attenta fase di analisi complessiva dello stato di salute psicofisica del paziente, uno specifico allenamento. Esso prevede l’esercizio fisico mediante cyclette, treadmill ed armoergometro, l’allenamento dei muscoli respiratori e la disostruzione bronchiale. Ci sono poi gli aspetti legati all’educazione del paziente e della sua famiglia, che deve essere “formata” alla gestione della malattia. Si tratta di interventi psicosociali e comportamentali indispensabili per il mantenimento dei risultati sul lungo periodo. “L’evoluzione tecnologica permette oggi di migliorare la vita di pazienti affetti da patologie che un tempo portavano inesorabilmente al decesso in tempi brevi”, continua il prof. Pasqua – che è anche Responsabile Nazionale della Riabilitazione Respiratoria per l’AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri). “Perciò, anche grazie al costante aumento della popolazione anziana, si è determinato un notevole incremento della richiesta di riabilitazione respiratoria, con risultati decisamente positivi. D’altra parte questo settore è ancora troppo poco conosciuto e diffuso rispetto agli obiettivi raggiunti e osservabili dal punto di vista medico ed economico”.
“L’adattabilità della terapia riabilitativa del San Raffaele Velletri, unita ad un’evidenza scientifica dall’efficacia affermata e codificata (di tipo A), rende possibile la sua applicazione non solo ai pazienti con insufficienza respiratoria da BPCO, ma anche a chi è affetto da patologie meno gravi ma comunque invalidanti come l’asma bronchiale, la fibrosi polmonare, le bronchiectasie e la fibrosi cistica; inoltre, possono beneficiare di questo tipo di riabilitazione i pazienti con malattie neuromuscolari che intaccano la capacità respiratoria e quelli sottoposti ad intervento chirurgico ai polmoni”. La Riabilitazione Respiratoria rappresenta quindi un’opportunità per il miglioramento della qualità della vita del paziente, e si pone un ulteriore, importante, obiettivo: il contenimento delle spese sanitarie, in termini di minor consumo di farmaci e di riduzione dei ricoveri ospedalieri.
S.Pi