News > L’appropriatezza prescrittiva nella diagnostica radiologica. Aspetti etici e gestionali
“L’appropriatezza prescrittiva nella diagnostica radiologica. Aspetti etici e gestionali”: questo il tema che verrà affrontato in maniera multidisciplinare da specialisti radiologi, medici ospedalieri, medici di medicina generale e medici specialisti ambulatoriali, oggi durante il corso ECM che si terrà presso il San Raffaele di via di Val Cannuta. Oggetto di dibattito saranno anche le linee guida che la società italiana di radiologia medica ha approntato sull’argomento.
«Il tema della appropriatezza prescrittiva in diagnostica per immagini», spiega il Prof. Natale Santucci, Direttore Medico Aziendale del San Raffaele SpA, «è un argomento molto sentito ed attuale, in considerazione del problema della medicina difensiva, vale a dire quella eccessiva mole di richieste di esami diagnostici strumentali messa in atto dai medici italiani allo scopo di tutelarsi da possibili rivalse da parte dei pazienti. È stato stimato che questa voce di costi incida per circa 20 miliardi di euro all’anno nella spesa sanitaria. La percentuale di esami negativi nei pronto soccorso supera il 70% in studi eseguiti presso il Dipartimento di radiologia di Palermo e alla Asl di Frosinone».
«Risulta evidente», precisa il Prof. Alberto Pierallini, primario radiologo dell’IRCCS San Raffaele Pisana e responsabile scientifico del corso, «che occorra ridurre il numero degli esami radiologici inappropriatamente richiesti ed eseguiti oltre che per abbattere i tempi di attesa anche per evitare che il paziente sia sottoposto quando non sia strettamente necessario all’esposizione a radiazioni ionizzanti. Quest’ultimo aspetto è ancora più importante alla luce della prossima attuazione della direttiva europea che impone la indicazione della dose di radiazioni assorbite nel referto radiologico e pone l’attenzione del legislatore su questioni inerenti la radioprotezione».