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Le nostre strutture mobilitate per l’emergenza terremoto

8 Aprile 2009

La prima struttura a mobilitarsi dopo il terremoto che nella notte tra il 5 e il 6 aprile ha colpito l’Abruzzo, è stata il San Raffaele Sulmona. “Siamo stati chiamati a sostenere il peso della tragedia aiutando i pazienti ed i colleghi dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila”, spiega il direttore sanitario Giorgio Felzani. “Abbiamo accolto due pazienti di Paganica, che a seguito del sisma hanno riportato lesioni, un paziente proveniente dal reparto di Neurochirurgia del San Salvatore e una paziente della Lungodegenza dello stesso ospedale, inizialmente dirottata ad Avezzano – prosegue il direttore operativo Alessandro PolveriniL’ospedale è stato infatti evacuato e i pazienti indirizzati presso strutture, come la nostra, adeguate ad accoglierli. Rimaniamo in costante contatto con la Asl, la Protezione Civile e l’assessorato, cui abbiamo immediatamente comunicato la nostra disponibilità ad accogliere i feriti e i pazienti degli altri nosocomi della regione, qualora vene fosse la necessità”.

Anche il Consorzio San Raffaele si è reso disponibile ad ospitare eventuali cittadini bisognosi provenienti dalle zone terremotate.“Riteniamo opportuno oltre che doveroso ricordare che nelle RSA gestite dal Consorzio esiste una offerta residua di assistenza non utilizzata, pari a circa 40 posti letto – ha annunciato il 6 aprile il direttore generale del Consorzio, Alberto BertoliniMettiamo pertanto a disposizione dell’assessorato alla Salute tale risorsa affinché la Regione Puglia possa integrare l’offerta di aiuto già dichiarata dalla Presidenza della Regione con un ulteriore contributo in termini di accoglienza/assistenza per le fasce deboli e fragili della popolazione colpita”.

Nel Lazio infine, insieme ad altri 5 grandi centri di riferimento, è stato mobilitato anche l’IRCCS San Raffaele Pisana per l’accoglienza di feriti gravi provenienti dalle zone colpite e non ricoverabili in Abruzzo.