La vanità non ha età. E che male c’è se a volersi sentire belle, ancora una volta, ancora ogni giorno, sono proprio le ospiti delle RSA pugliesi di Campi Salentina e Troia. È così che è stato organizzato un ‘Beauty Day’ per celebrare la bellezza dei segni del tempo, con la collaborazione delle educatrici e delle psicologhe delle strutture del gruppo San Raffaele che ancora una volta hanno posto gentilezza e creatività al servizio dell’umanizzazione delle cure.
La vecchiaia viene spesso associata a una condizione di indebolimento fisico che fa pensare a uno stato di inattività che riduce le possibilità di espressione di sé. L’anziano, che con il deterioramento corporeo si vede cambiato, subisce infatti un processo di spersonalizzazione e tende a identificarsi con l’immagine con cui viene per lo più etichettato: inattivo, malato, chiuso in un passato fatto di ricordi. È qui che bisogna intervenire, con una maggiore attenzione degli aspetti non solo esteriori ma anche emotivi che tutto ciò comporta.
Con le attività svolte nel “laboratorio di cura” si vuole dimostrare che la bellezza è qualcosa che va oltre i consueti canoni estetici ed è anzi un’esperienza che influenza il proprio umore e le proprie scelte. Parlare di bellezza, in questi termini, significa cambiare prospettiva e pensare alla possibilità di interpretare il mondo, e nel caso specifico la vecchiaia, con occhi nuovi. Le iniziative di questo tipo sono un vero e proprio intervento di stimolazione, orientato alla cura della persona nella sua integrità, che rientrano nel ‘Modello di Gentlecare’ normalmente adottato presso le residenze sanitarie per anziani del Gruppo San Raffaele.
Un po’ di musica rilassante di sottofondo, trucchi, creme, sorrisi gentili e gesti delicati per creare un momento di relax, proprio come in una beauty farm. L’entusiasmo è tangibile e contagioso e oltre alla bellezza dei volti, con un filo di trucco, emerge anche la bellezza dei cuori perché prendersi cura del proprio corpo aiuta a stare meglio, aumenta il benessere psicologico e ha un’influenza positiva sul concetto di vecchiaia e sulla percezione di sé.
