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L’internazionalizzazione delle biobanche umane: il contributo del San Raffaele all’ambizioso programma italo-tedesco

8 Marzo 2016

La Prof.ssa Guadagni, tra i relatori della conferenza internazionale, presenta uno dei progetti di eccellenza del gruppo

Il futuro della Ricerca nel settore biotech è sempre più internazionale. E ciò anche grazie al contributo del San Raffaele

A partire da oggi, 8 marzo, si svolgerà a Francoforte una 3 giorni di incontri bilaterali che vedrà protagoniste istituzioni scientifiche italiane e tedesche insieme a industrie del settore biomedico e farmaceutico del distretto di Francoforte. Obiettivo degli incontri, organizzati dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania e dalla Camera Commercio Tedesca, è fare il punto sul futuro del settore delle biobanche e dei biomarcatori e convogliare le energie verso un unico macro obiettivo condiviso: quello della sua internazionalizzazione e dello sviluppo commerciale ad esso connesso tra Italia e Germania.

Il programma di scambio, il cui titolo esteso è “Piani per lo sviluppo di Reti lunghe per la ricerca e l’innovazione delle filiere tecnologiche”, è partito nel gennaio 2015 e terminerà il 30 aprile 2016. Tra i principali obiettivi strategici la ricerca di potenziali investitori, la divulgazione scientifica e la condivisione a livello internazionale dei risultati della Ricerca e dei progressi delle conoscenze biomediche e l’integrazione delle competenze degli organismi di ricerca.

Un percorso il cui solco è in parte già segnato anche grazie all’IRCCS San Raffaele Pisana, il cui contributo si è concretizzato in particolar modo in quanto a innovazione e internazionalizzazione del settore delle Biobanche come infrastrutture di ricerca.

A rappresentare il polo scientifico del gruppo durante la 3 giorni in terra tedesca sarà la Professoressa Fiorella Guadagni, Coordinatore scientifico dell’Unità San Raffaele SpA e partner dell’APP BIOCAM, cui spetterà il compito di presentare e promuovere uno dei progetti di eccellenza del gruppo relativo alla costituzione delle biobanche in quanto strumenti fondamentali per il progresso della medicina personalizzata.

“Human Biobanks: an infrastructure for biomarker discovery and precision medicine”, questo il titolo dell’intervento della ricercatrice del San Raffaele che darà quindi il proprio contributo al progetto di internazionalizzazione del consorzio BIOCAM. Un programma ambizioso che come spiega la stessa professoressa ha lo «scopo di promuovere una visione internazionale della ricerca nel settore biotech, favorire gli scambi tra i consorzi biotecnologici italiani ed importanti realtà europee, attrarre investimenti promuovendo le competenze tecnico-scientifiche di maggiore rilievo a livello italiano al fine di valorizzare i risultati della ricerca ed il loro trasferimento industriale».