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L’IRCCS San Raffaele al Congresso Europeo di Neurofisiologia Clinica

12 Settembre 2017

Tra i relatori i bioingegneri Fabrizio Vecchio e Francesca Miraglia del Brain Connectivity Laboratory

C’era anche il San Raffaele allo “European Congress of Clinical Neurophysiology” di Budapest. Un appuntamento dall’alto valore scientifico durante il quale ogni anno studiosi provenienti da oltre 40 paesi di tutto il mondo, si incontrano per condividere e discutere degli sviluppi e sul futuro della Neurofisiologia Clinica.

Tra i relatori anche gli ingegneri biomedici Fabrizio Vecchio e Francesca Miraglia del Brain Connectivity Laboratory dell’IRCCS San Raffaele Pisana. Due i contributi della Dottoressa Miraglia. Oltre al poster “Gender differences in resting state functional brain networks”, la ricercatrice ha presentato “Pre-seizure brain networks architecture as index of prediction in epileptic seizure”, risultato di una ricerca del Laboratorio di Brain Connectivity sulla possibilità di predire una crisi epilettica anche circa 10 minuti prima che questa avvenga.

La studiosa ha illustrato infatti come questo sia possibile attraverso lo studio di indici di sincronizzazione cerebrale prelevati da elettrodi di profondità impiantati in soggetti epilettici. Un risultato importante poiché questo metodo potrebbe permettere un intervento mirato e preventivo che eviti la crisi stessa. L’epilessia interessa tra lo 0,5% e lo 0,8% della popolazione, oltre 300mila cittadini italiani, 25.000 nuovi casi ogni anno nel nostro Paese.

 Problema di grande rilevanza sociale, in Italia è riconosciuta come “malattia sociale” con D.M. n° 249/65.


 Il Dottor Fabrizio Vecchio è stato invece moderatore e speaker di un simposio incentrato sullo studio del connectome umano (la mappa comprensiva delle connessioni neurali nel cervello) in condizioni fisiologiche e patologiche. Un talk in cui si è esposto lo stato dell’arte nello studio della connettività cerebrale durante l’invecchiamento, in patologie neurologiche neurodegenerative come l’Alzheimer e in soggetti con ictus.