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Mal di testa: l’emicrania è tra le malattie più disabilitanti del mondo

20 Maggio 2013

Emicrania, diagnosi, cura e ricerca. Il punto sulla malattia

Ora è ufficiale: il mal di testa è la malattia più frequente nei 5 continenti. L’ha stabilito l’Organizzazione Mondiale della Sanità con uno studio pubblicato lo scorso dicembre sulla prestigiosa rivista Lancet che dimostra come le 2 più frequenti forme di cefalea, l’emicrania e la cefalea di tipo tensivo, colpiscano 2 miliardi e mezzo di persone, superando addirittura la diffusione della carie dentale. Non solo: l’emicrania è la 7° malattia più disabilitante del mondo. In Italia circa 10 milioni di persone soffrono di mal di testa.

L’Italia è all’avanguardia mondiale nella ricerca e nel trattamento delle cefalee: nel 1956 le prime fondamentali scoperte sul ruolo della serotonina da parte del prof. Sicuteri; nel 2000, all’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, il primo pionieristico intervento chirurgico di neurostimolazione nella cefalea a grappolo intrattabile, ad opera del gruppo del prof. Bussone; infine, il bel paese è tra le prime 3 nazioni al mondo nella classifica di produttività scientifica sulle cefalee. Ma non è tutto: nel 2007 la Lombardia riconosce, primo e finora unico caso nel mondo, l’invalidità per le cefalee croniche resistenti.

Possiamo contare su una rete capillare di strutture per la cura delle cefalee: 215 i centri specializzati, cui si aggiungono oltre 100 neurologi ambulatoriali dedicati al problema delle cefalee. Negli ultimi anni anche le istituzioni sanitarie hanno iniziato a interessarsi a fondo del problema: è del 2012 la pubblicazione delle prime linee guida nazionali di riferimento per la terapia delle cefalee ad opera della AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), ente he svolge un ruolo di collegamento e di supporto decisionale per il Ministero della Salute e le Regioni sulle strategie di sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale. Esistono oggi ottime possibilità di cure per i diversi tipi di cefalee. Nella terapia sintomatica dell’attacco emicranico i triptani rappresentano un trattamento efficace, tollerabile e sicuro. Nella terapia preventiva sono presenti disponibili 20 tipi di trattamenti farmacologici di provata efficacia.

Le novità sono rappresentate dalla neurostimolazione. E’ da poco in commercio un dispositivo (GammaCore) che consente al paziente il trattamento dell’attacco mediante la stimolazione elettrica del nervo vago al collo. Questa tecnica, in fase di validazione presso l’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma e al Besta di Milano, ha implicazioni anche nella prevenzione degli attacchi. Nelle forme invece di emicrania cronica farmacoresistente, la stimolazione chirurgica del nervo grande occipitale è una concreta opportunità. Il futuro: si prevede l’uso di anticorpi monoclonali diretti contro i recettori di una molecola chiave dell’attacco emicranico (CGRP), consentendo una sorta di vaccinazione periodica contro il dolore.

 

IL CENTRO CEFALEE DEL SAN RAFFAELE PISANA