News > Malattie cardiovascolari: conoscerle per non sottovalutarne i rischi
Ad affermarlo è il Dott. Srinath Reddy, presidente della World Heart Federation.
Forse non tutti lo sanno, ma le malattie cardiovascolari (Mcv) sono infatti tra le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità nel mondo.
Come rivelato dall’ISTAT nel maggio 2017 (in base alla serie storica completa dei dati di mortalità per causa nel periodo 2003-2014), le prime tre cause di morte in Italia sono le malattie ischemiche del cuore, le malattie cerebrovascolari e le altre malattie del cuore (rappresentative del 29,5% di tutti i decessi), anche se i tassi di mortalità per queste cause si sono ridotti in 11 anni di oltre il 35%.
Un problema globale che riguarda tutte le fasce e non solo, come molti credono, la popolazione più anziana. Vera e propria emergenza poco conosciuta quella dei bambini e dei giovani al di sotto dei 18 anni: il rischio può iniziare prima ancora della nascita durante la vita fetale e aumentare durante l’infanzia attraverso l’esposizione al fumo, un’alimentazione non salutare e la mancanza di attività fisica. Cattive abitudini che si radicano poi nello stile di vita dell’adulto, rendendo vulnerabili quindi anche le fasce d’età media.
Le principali malattie cardiovascolari – intendendo sia quelle che colpiscono il cuore sia quelle che riguardano il cervello, sono:
-Aritmie cardiache (disturbi del ritmo cardiaco o della frequenza cardiaca)
-Ictus (interruzione dell’apporto di sangue ossigenato nell’area cerebrale)
-Infarto (morte di una parte del muscolo cardiaco, miocardio, dovuta a un’ischemia prolungata)
-Ipertensione arteriosa (la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata)
-Malattie delle valvole cardiache (avvengono quando le valvole si restringono o non chiudono più bene)
-Pericardite (infiammazione del pericardio)
-Scompenso cardiaco (alterazione della struttura e della funzione cardiaca che porta a un’insufficiente funzione di pompa del cuore)
-Trombosi venosa profonda (formazione di un coagulo di sangue all’interno di una vena profonda del corpo)
L’80% dei soggetti che va incontro a morte improvvisa ha avuto eventi cardiovascolari. Morti evitabili, se si considera quanto la prevenzione sia ancora ampiamente sottovalutata dai governi e dalla popolazione.
Tra le persone infartuate o con un pregresso ictus, infatti, solo il 35% fa esercizio fisico, il 39% segue una dieta sana e il 19% continua a addirittura fumare.
Unite a visite mediche accurate, le principali regole preventive comprendono l’adozione di un adeguato stile di vita, ovvero:
-seguire un’alimentazione equilibrata
-praticare regolare esercizio fisico
–smettere immediatamente di fumare
-non eccedere nelle bevande alcoliche.
Senza trascurare di controllare periodicamente il polso e la pressione arteriosa e di monitorare i livelli di colesterolemia, trigliceridemia e glicemia.
Anche piccoli accorgimenti come evitare stress fisici, lavorativi ed emotivi e imparare a gestire l’ansia sono fattori importanti da non tralasciare.