News > Ogni anno 14mila persone sopravvivono ad una Grave Cerebrolesione Acquisita
In Italia esistono pochi dati epidemiologici che stimano a 250 casi su 100.000 abitanti/anno l’incidenza del Trauma Cranio Encefalico (TCE) (Servadei, Ciucci et al. 1988).
In una città come Roma, ogni anno finiscono in Ospedale per Grave Trauma Cranico oltre 7.000 persone.
In carenza di dati italiani, in genere si fa riferimento a dati internazionali che sono solo parzialmente trasferibili nella nostra realtà (Tiret, Hausherr et al. 1990), (Harrison and Dijkers 1992), (Thurman, Jeppson et al. 1996; Thurman and Guerrero 1999).
Il problema si complica se consideriamo la totale carenza di dati sulla prevalenza delle sequele disabilitanti (ci sono studi per lo più locali o regionali) e i pochi dati sui percorsi di cura.
Ad esempio i risultati dei due studi (2001) effettuati in Emilia Romagna consentono di stimare a circa 1300 il numero delle persone che annualmente sopravvivono, in detta regione, a una Grave Cerebrolesione Acquisita, di entità tale da rendere necessario il ricovero per almeno 5 giorni presso una U.O. di Terapia Intensiva o Neurochirurgia; di queste, un numero stimabile attorno alle 300 persone/anno necessita di ulteriore ricovero in ambente riabilitativo dopo la fase acuta.
Sulla scorta dei dati a nostra disposizione, si può così dimensionare il fenomeno nel nostro Paese:
Com’è ovvio, la carenza dei dati relativi alla numerosità del fenomeno, rende problematico dimensionare l’intervento e programmare congrue risposte ai bisogni del Paziente con Gravi Cerebrolesioni Acquisite.
D’altronde, anche basandosi sulle esperienze internazionali, v’è da dire che esse sono per lo più limitate ai soli traumi cranici (che rappresentano soltanto il 50 % delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite).
Per colmare questa lacuna, la SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione) ha effettuato uno studio retrospettivo multicentrico che ha coinvolto 16 centri italiani per 2 anni con la raccolta di oltre 600 casi.
Due indagini sull’ incidenza delle gravi cerebrolesioni acquisite (GCA) e sui percorsi di cura delle persone che ne sono affette sono state svolte nell’ambito del progetto GRACER. Altra importante indagine è quella dello studio GISCAR (i cui dati verranno comunicati in sede congressuale).
PERCHE’ LE GRAVI CEREBROLESIONI ACQUISITE RAPPRESENTANO UN PROBLEMA SANITARIO E SOCIALE RILEVANTE?
Come ricorda Boldrini (2006) i motivi sono diversi e tutti decisamente validi: