News > Parkinson, come si diagnostica e come si può curare
La malattia di Parkinson è pertanto “ben curata” se viene considerata come una malattia sistemica e non solo neurologica. Vi è una grande variabilità nell’evoluzione della malattia e nel grado di disabilità dei pazienti: il decorso è in genere definito come “cronico-progressivo”, ma è possibile riconoscere fasi protratte di stabilizzazione del quadro, soprattutto se il paziente è attentamente curato e controllato. Oggi la malattia colpisce circa il 3 per mille della popolazione generale e circa l’1% di quella sopra i 65 anni. Un paziente su 4 ha un esordio al di sotto dei 50 anni. Si calcola che in Italia ci siano circa 300.000 malati di Pakinson. La diagnosi di “Morbo di Parkinson idiopatico” si basa essenzialmente su criteri clinici. Gli esami strumentali (RMN encefalo, esami ematochimici) possono essere utili per escludere numerose altre patologie che possono avere gli stessi sintomi della malattia pur avendo genesi differente. Esami particolari come SPECT e PET possono confermare la diagnosi. A tale proposito si è approntata di recente una nuova metodica di immagine funzionale (DaTSCAN – Nycomed) che è in grado di confermare o escludere la compromissione del sistema dopaminergico anche in uno stadio precoce di malattia. Questo esame, che consiste nell’iniezione di un particolare tracciante in vena e quindi nell’acquisizione di scansioni cerebrali con apparecchi SPECT, mostrerà una alterazione dei livelli di dopamina nei gangli della base nei casi di Parkinson idiopatico e nei parkinsonismi veri, sarà normale nei casi di tremore essenziale e nelle condizioni cliniche di rallentamento non-parkinsoniano. Gli apparecchi per l’esecuzione delle immagini SPECT sono simili a quelli per la TAC, ma forniscono immagini cerebrali “funzionali” invece che anatomiche. Rispetto alla PET, la SPECT è più diffusa per il minore costo sia dell’apparecchio che dei traccianti utilizzati. L’esame con DaTSCAN non può considerarsi come conclusivo nella diagnosi di Parkinson ma indubbiamente un buon esame clinico, con l’ausilio dell’esame SPECT con DaTSCAN può portare a una diagnosi molto accurata. Inoltre l’esame può essere di conforto nel confermare o definitivamente escludere una diagnosi di Parkinson.