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Patente no-limit: un aiuto verso la riconquista della libertà

10 Settembre 2010


Handicap e mobilità, un binomio difficile. Su 2 milioni e 615mila disabili che vivono in Italia, secondo i dati Istat, 600mila sono confinati in casa. Spesso però il percorso per ottenere la “patente speciale” è lungo e tortuoso: richiesta di informazioni, visite mediche, pratiche burocratiche. Ma qual è la cosa più difficile per chi è disabile? Dover andare in tanti posti diversi per ottenere un unico documento! E’ per questo motivo che al San Raffaele Sulmona hanno sviluppato il progetto Patente No-limit: i pazienti ricoverati presso l’Unità Spinale  possono seguire tutto il percorso per il conseguimento della patente direttamente all’interno della struttura.

A spiegarci il progetto è Alessandro Polverini, Direttore Operativo della struttura: “Grazie ad un accordo con la Easy Drive di Pescara – azienda specializzata nella vendita di prodotti per la guida ed il trasporto di persone Disabilioffriamo ai nostri pazienti la possibilità di conseguire la patente durante il periodo di ricovero. Li seguiamo in tutto il percorso fornendo le informazioni necessarie e avviando le relative pratiche burocratiche”.

Ed ecco, nel dettaglio, cosa prevede il Progetto Patente No-Limit: supporto nella scelta dei diversi adattamenti alla guida; frequenza in struttura del corso teorico per il rilascio della patente “B speciale”; prove di guida con un istruttore qualificato. Insomma, i pazienti del San Raffaele vengono accompagnati fino all’esame finale presso la competente Motorizzazione Civile.

E’ con grande soddisfazione che il dott. Polverini ci racconta che nei primi giorni di luglio sono state rilasciate le prime quattro patenti. “Per noi questo progetto rappresenta un grande successo: è un primo importante passo verso l’autonomia per chi, in seguito ad un incidente stradale, rimane immobilizzato su una sedia a rotelle”. Impegnarsi per raggiungere un obiettivo, quello di potersi “muovere in libertà”. E’ semplicemente questo che viene richiesto ai pazienti del San Raffaele Sulmona. “Avere un obiettivo reale, tangibile aiuta queste persone a diventare più consapevoli delle proprie possibilità – ci spiega Giorgio Felzani, direttore dell’Unità Spinale. Noi li aiutiamo a capire che con l’impegno e la costanza possono migliorare la loro qualità di vita e raggiungere mete che, all’inizio, soprattutto subito dopo l’incidente, sembrano lontanissime”.

Ma al San Raffaele Sulmona sanno anche quanto conti la prevenzione degli incidenti stradali: circa il 70% dei ricoverati in Unità Spinale sono ragazzi vittime di incidenti, persone che da un giorno all’altro si ritrovano a convivere con la sedia a rotelle. “Organizziamo anche corsi per la prevenzione degli incidenti stradali a cui partecipano i pazienti ricoverati, i nostri terapisti, i medici responsabili. Perché proprio chi ha subito un incidente e chi assiste questo tipo di pazienti possa farsi portavoce, all’esterno, di quanto conti la prevenzione, e quanto sia importante una guida corretta e rispettosa della normativa vigente”.