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Pittura, musica e tanto lavoro: ecco la storia di Dario

12 Novembre 2010

Dario è un ragazzo di 26 anni, solare, simpatico, con tantissimi interessi e tante passioni, come tutti i ragazzi della sua età. A Bitonto, dove vive con la sua famiglia, gestisce un negozio di prodotti tipici insieme al fratello gemello. Nel tempo libero dipinge dei bellissimi quadri, va in bicicletta e gareggia con la squadra nazionale di nuoto disabili. Incontriamo Dario al Centro per lo Sviluppo Infantile e ci accoglie con un grandissimo sorriso.
Quando Dario è nato per un po’ non ci siamo accorti di nulla, ci sembrava solo un bimbo fin troppo tranquillo.” E’ Maria, la mamma di Dario, a raccontarci la sua storia. “Piangeva e diventava cianotico: questo è stato il primo vero segnale d’allarme. Abbiamo capito che qualcosa non andava”. Si ferma Maria, come se avesse l’immagine di suo figlio piccolo davanti agli occhi. Inizia così il pellegrinaggio dei genitori di Dario: medici, ospedali, per capire cosa avesse. Ed ecco che, dopo un elentroencefalogramma, arriva la tanto temuta notizia: Dario ha un ritardo cognitivo medio-grave. “Inizialmente non ho capito la gravità della diagnosi, per me mio figlio era assolutamente normale, mangiava, dormiva….Solo con il tempo ho compreso che la sua strada sarebbe stata tutta in salita”.

Ma è una famiglia unità quella di Dario, in grado di dare al piccolo tutto il sostegno di cui ha bisogno per crescere e costruire il suo posto nella società, nonostante tutto. Durante un periodo di degenza in una struttura francese ai genitori viene prospettata quella che sarà “la chiave di volta” per il futuro di Dario: l’importanza di un progetto riabilitativo “su misura” in grado di mettere in luce le capacità di apprendimento del bambino, attraverso il potenziamento di personali strategie utilizzate per risolvere determinati compiti.


Dario al lavoro nel suo negozio di prodotti tipici a Bitonto

E’ a questo punto che Dario arriva al Centro per lo Sviluppo Infantile, dove ancor oggi, 26enne, è in cura. Viene accolto dal Prof. Albertini e dal suo staff, un’équipe multidisciplinare formata da medici, terapisti, logopedisti, psicologi, educatori, assistenti sociali; il ragazzo viene seguito anche dal Prof. Nicola Cuomo che, fino al 2002, è stato Consulente Pedagogico nelle attività di “ricerca clinica multidisciplinare” del San Raffaele Pisana.
Viene sviluppato un programma riabilitativo personalizzato, che viene svolto, in parte presso il Centro e, in parte, a Bitonto. Nell’ambito del progetto riabilitativo fondamentale è il coinvolgimento attivo della famiglia, delle istituzioni sociali ed educative. “Presso il Centro abbiamo trovato il supporto medico e tutti i suggerimenti e le indicazioni affinché Dario potesse conquistare, giorno per giorno, un gradino in più nello sviluppo di conoscenze e abilità utili nella vita quotidiana e nel rapporto con gli altri: anche le piccole cose, mangiare o vestirsi da solo, diventano di fondamentale importanza se rientrano all’interno di un progetto condiviso”. Dario inizia ad appassionarsi al nuoto, impara ad andare in bicicletta, addirittura sui pattini. “Uno dei momenti più belli, ci racconta Maria, è stato quando l’ho visto per la prima volta camminare sicuro sui suoi pattini. Dopo tanto lavoro, finalmente aveva conquistato un altro pezzetto di libertà!”


Un’immagine di Dario mentre gareggia

Ma uno degli elementi fondamentali che ha consentito a Dario di conquistare l’autonomia è stato il lavoro: grazie al progetto “Malaga”, curato dal Prof. Albertini e dal Prof. Cuomo. Il progetto prevedeva l’inserimento di giovani adulti all’interno del mondo del lavoro. In seguito alla partecipazione a questo progetto la famiglia di Dario si accorge che il ragazzo è pronto al grande passo: da qui la decisione di aprire un negozio di “prodotti tipici” che Dario oggi gestisce insieme al fratello gemello. “In questo nostro percorso verso la conquista di una vita “normale” Dario è stato sempre seguito dal Centro per lo Sviluppo Infantile che, in questi anni non ci ha mai abbandonato”.

Oggi Dario è un uomo sereno, con un lavoro che ama e con tante passioni che condivide con la famiglia e con gli amici. Una di queste passioni è la musica: suona il pianoforte e ha anche partecipato a diversi saggi musicali. E alla domanda “qual è il tuo cantante preferito” gli si sono illuminati gli occhi e ci ha subito risposto: Zucchero! Un’altra passione è la pittura: abbiamo visto i suoi quadri e sono davvero bellissimi, fiori, case nella prateria, ma soprattutto il mare, che è tra i suoi soggetti preferiti.


Un bellissimo quadro dipinto da Dario

Qualche settimana fa è stato a Parigi con il fratello” – racconta la madre – “che gioia vederli condividere un’esperienza così bella come un viaggio!” Da allora Dario non fa che parlarmi di Parigi e della bellezza dei musei e dei monumenti. Gli chiediamo cosa lo ha colpito di più a Parigi e, con lo sguardo che si perde nei ricordi, ci risponde: “la Torre Eiffel e il Mouline Rouge sono il luoghi che mi sono piaciuti di più”. “Abbiamo lottato tanto affinché Dario potesse trovare il suo posto in questa società, – sorride Maria ed oggi sono felice perché, pur se con fatica, siamo riusciti a realizzare un sogno, anche grazie al sostegno del Prof. Albertini del Prof. Cuomo e  Centro per lo Sviluppo Infantile”.
Grazie a te Dario, perché con la tua storia ci insegni che, con la forza di volontà e il giusto supporto, è possibile raggiungere dei traguardi davvero insperati.