News > Presso la Residenza dei Renai vengono sperimentati nuovi percorsi riabilitativi…
“Riabilitare il paziente geriatrico significa comunemente mantenere e stimolare il più possibile le sue abilità residue. La mia esperienza lavorativa presso questa RSA mi ha insegnato che ciò non può bastare, al di là del paziente da riabilitare c’è difatti un essere umano reso fragile in tutto il suo essere alla ricerca costante di motivazioni che lo aiutino ad accettare la nuova vita in comunità”.
A parlare è Manrica Baldini, terapista occupazionale della RSA Residenza dei Renai che, affiancata dall’animatrice Elisabetta Valentini, ha sperimentato con successo un modo singolare di fare terapia occupazionale. Al percorso riabilitativo tradizionale volto al ripristino delle funzionalità cognitive e neuromotorie dell’individuo si affianca, difatti, una attività prettamente ludica che vede il paziente impegnato nei più svariati lavori di bricolage e protagonista di giochi e animate feste. “I pazienti nelle sedute individuali di terapia occupazionale – continua la Baldini – hanno modo di migliorare il più possibile il loro livello funzionale ed allo stesso tempo di sviluppare autostima e orientamento spazio-temporale, durante l’attività di animazione sperimentano e mettono in pratica quanto acquisito attraverso il programma riabilitativo. E questo è fondamentale per avere un riscontro della validità del lavoro svolto. A riguardo sono orgogliosa di comunicare che uno degli studenti del Corso di Laurea in Terapia Occupazionale dell’Università La Sapienza di Roma, che si è laureato nei giorni scorsi con votazione 110 e lode discutendo una tesi sperimentale sulle possibilità di migliorare la qualità della vita del paziente in RSA attraverso il trattamento di Terapia Occupazionale, ha svolto il tirocinio presso la nostra Struttura”. Ciò non è che una ulteriore testimonianza della competenza con cui si opera all’interno delle strutture Tosinvest sempre più impegnate a garantire ai propri Utenti la migliore qualità di vita possibile anche grazie all’aggiornamento continuo dei percorsi riabilitativi.