L’ecografia ginecologica è un’indagine diagnostica non invasiva che consente di valutare l’apparato genitale femminile, in particolare utero, ovaie e annessi. È uno strumento fondamentale nella prevenzione e diagnosi di patologie ginecologiche, come fibromi, cisti ovariche, endometriosi o anomalie dell’endometrio. Può essere eseguita in modalità transaddominale o transvaginale, a seconda dell’età della paziente e delle indicazioni cliniche. La sua accuratezza la rende una prestazione centrale nei controlli di routine e nella valutazione di disturbi ginecologici specifici.
L’ecografia ginecologica può svolgersi in due modalità. Quella transaddominale prevede l’applicazione di gel sull’addome e l’utilizzo di una sonda esterna. Quella transvaginale, invece, impiega una sonda inserita delicatamente nel canale vaginale, offrendo una visione più dettagliata delle strutture pelviche. L’esame è indolore, dura in media 15-20 minuti ed è eseguito da un medico ginecologo o da uno specialista in diagnostica per immagini. La scelta della tecnica più appropriata dipende dall’indicazione clinica e dalle caratteristiche della paziente.
Per l’ecografia ginecologica transaddominale, si raccomanda di presentarsi a vescica piena per facilitare la visualizzazione degli organi pelvici. È quindi consigliato bere circa un litro d’acqua un’ora prima dell’appuntamento senza urinare. Per l’ecografia transvaginale, invece, è preferibile la vescica vuota. Non sono previste ulteriori preparazioni, ma è importante portare con sé eventuali referti di esami precedenti e la prescrizione medica.
È possibile prenotare l’ecografia ginecologica in due modalità:
