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Prevenire e curare la disfagia negli anziani: un corso formativo al San Raffaele Monte Compatri

26 Settembre 2024

Oltre il 40% degli anziani residenti in RSA, secondo i dati del Ministero della Salute, presenta una qualche forma di disfagia e, quindi, è maggiormente a rischio di malnutrizione e di infezioni respiratorie che portano a un aumentato rischio di mortalità nell’anziano fragile. È questo il tema del corso ECM “Malnutrizione nelle residenze sanitarie assistenziali: diagnosi, terapia, riabilitazione” che si terrà lunedì 30 settembre alle ore 9:00 presso casa di cura San Raffaele di Monte Compatri e di cui il Dott. Giancarlo Sandri, Specialista in Medicina Interna e Scienza dell’alimentazione presso la struttura dei castelli, è responsabile scientifico.

“La letteratura scientifica internazionale concorda sul fatto che la malnutrizione è molto comune tra le persone ricoverate in ospedali e nelle residenze sanitarie. In particolare, condizioni come cachessia e sarcopenia colpiscono il 70% dei pazienti nelle RSA” sottolinea l’esperto. Se non diagnosticata e trattata può portare a complicanze che peggiorano gli esiti clinici e aumentano i costi sanitari. È importante che ogni professionista, in base alla propria specializzazione, possieda le competenze necessarie, comprese quelle relative a malattie rare e alla medicina di genere.

“L’obiettivo del percorso formativo è aggiornare le conoscenze sulla cachessia e sarcopopenia, analizzandone le caratteristiche e fornendo strumenti per migliorare la qualità di vita degli anziani fragili affetti da queste condizioni. Un approccio mirato che identifichi tempestivamente le cause del rifiuto del cibo e offra percorsi riabilitativi è fondamentale per intervenire in modo strutturato sul digiuno” conclude il medico. Inoltre, l’incontro propone un approfondimento specifico sulla gestione della disfagia, dalla comprensione dei fattori di rischio passando per la diagnosi arrivando così all’intervento riabilitativo per favorire una migliore consapevolezza nei reparti dedicati alla cura del paziente fragile.