News > Prime lauree presso il Polo didattico San Raffaele Sulmona, centro di eccellenza nel territorio abruzzese
Giunge a compimento presso il Polo Didattico di Sulmona dell’Università degli studi dell’Aquila il primo corso di laurea in Fisioterapia, inaugurato tre anni fa nella struttura. Si sono infatti laureati in questa sessione i primi studenti che hanno seguito le lezioni e svolto il tirocinio presso il San Raffaele. “Il Polo didattico di Sulmona rappresenta un punto di eccellenza della Facoltà di Medicina e Chirurgia del nostro Ateneo – spiega il Professor Carmine Marini, docente dell’Università degli studi dell’Aquila e coordinatore dei Poli didattici di Avezzano, Sulmona e Pescina – Il San Raffaele Sulmona, dove gli studenti hanno praticato, oltre alle lezioni, le 1.000 ore di tirocinio, dispone infatti di una Unità spinale per pazienti affetti da lesioni del midollo, di una U.O. di Riabilitazione neuromotoria, di un reparto di Riabilitazione specializzato nelle disabilità dello sviluppo infantile e di una piscina in cui è possibile svolgere la idrokinesiterapia, per la riabilitazione dei pazienti medullolesi, unitamente a svariati progetti di ricerca nel campo della disabilità. Gli studenti – continua il professore – hanno dunque l’opportunità di effettuare una pratica fisioterapica altamente specializzante, che poche altre strutture sono in grado di offrire”. Sono quattro i ragazzi che hanno conseguito la laurea in Fisioterapia il 21 novembre scorso: Corrado Capriotti, con una tesi sulla Riabilitazione post-operatoria della lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio, Jessica Amodio, con una tesi sul piede diabetico, Paola Fioschini, che ha parlato del rapporto tra fisioterapista e paziente, e Giada Spadoni, che ha trattato l’argomento della Protesizzazione del ginocchio. “I tirocinanti – specifica il dottor Giorgio Felzani, direttore sanitario del San Raffaele Sulmona e docente del Polo didattico – vengono a contatto con pazienti affetti da gravi patologie, come malattie neurogenerative e medullolesioni. Cerchiamo così di rispondere alla domanda di figure professionali specializzate nella presa in carico e nella riabilitazione di pazienti “scomodi”, che altre strutture sanitarie del territorio non sono in grado di accogliere adeguatamente.