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Ricerca dell’IRCCS San Raffaele Pisana e INRAN sulle malattie cardiovascolari: aumentare l’uso di frutta e verdura può aiutare?

31 Maggio 2012

L’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e la Food and Nutrition Unit dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma sono impegnati in una ricerca scientifica finanziata dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, dal titolo: “La dieta Mediterranea in una nuova prospettiva di ricerca: rapporto alimentazione-genoma e salute dell’uomo” (MEDITO). Nell’ambito del progetto è previsto lo studio clinico “Effetto dell’aumentato consumo di frutta e verdura sullo stato redoxe infiammatorio e sulla funzione endoteliale, in soggetti esposti a fattori di rischio per malattie cardiovascolari” che ha lo scopo di appurare se il progressivo aumento del consumo di frutta e verdura possa ridurre i fattori di rischio selezionati e potenziare le difese endogene dell’organismo maggiormente in individui esposti a diversi fattori di rischio (sedentarietà, sovrappeso, fumo, etc.) rispetto a soggetti non caratterizzati da fattori di rischio (normopeso, non fumatori, attività fisica moderata).

 

Negli ultimi anni numerose indagini epidemiologiche hanno mostrato l’evidenza scientifica degli effetti salutistici che l’elevato consumo di alimenti di origine vegetale, una delle principali caratteristiche della Dieta Mediterranea, risulta associato ad una minore incidenza di malattie cardiovascolari e di neoplasie. Per questo motivo le istituzioni hanno avviato diverse campagne allo scopo di sensibilizzare la popolazione verso un maggior consumo di frutta e verdura, consigliandone l’assunzione di almeno 5 porzioni al giorno. Tuttavia, i risultati derivanti da studi di intervento condotti sull’uomo sono ancora pochi e non sufficienti per dimostrare un rapporto di causa-effetto. Inoltre, le quantità di frutta e verdura, sufficienti per poter apprezzare un effetto preventivo, non sono ancora state definite esattamente.

 

Gli Istituti Scientifici, impegnati nella ricerca, cercano individui adulti di età compresa fra i 30 e i 55 anni, di ambo i sessi, che assumano abitualmente frutta e verdura e che non siano affetti da gravi patologie. Ai partecipanti, suddivisi in gruppi e sottogruppi, verrà chiesto, con tempistiche diverse, di seguire la loro dieta abituale incrementando il loro consumo di frutta e verdura quotidiano.

 

Per chi volesse partecipare allo studio è possibile trovare tutte le info in allegato alla presente news.