News > Rinascere grazie alla riabilitazione: la storia di Ernesto all’IRCCS San Raffaele
Secondo la leggenda la fenice è in grado di rinascere dalla proprie ceneri, simbolo di chi, nonostante gli ostacoli, riesce a trovare la forza per rialzarsi e andare avanti. Questa è la storia di Ernesto, 18 anni, alla cui nascita è stata diagnosticata una tetraparesi spastica. Per anni in viaggio con i genitori alla ricerca di un centro che potesse aiutarlo a comprendere la patologia quando finalmente nel 2010 incontrano il Prof. Giorgio Albertini, promotore e fondatore del Dipartimento di Riabilitazione Pediatrica dell’IRCCS San Raffaele, che dopo anni dalla sua scomparsa continua a essere rievocato nei ricordi dei piccoli pazienti dell’Istituto e dalle famiglie che li accompagnano nel loro percorso riabilitativo. “Di lui ho un ricordo speciale, in particolare l’amore e la professionalità nel prendere a cuore la mia problematica”, racconta Ernesto, “per lui non ero un paziente ma un amico speciale, sin dal primo giorno mi ha sempre chiamato – amico mio-”.
Il Prof. Albertini, coadiuvato dal Dott. Pier Francesco Costici, Responsabile di Struttura Complessa di Ortopedia presso l’Ospedale Bambino Gesù di Palidoro, definì presto un percorso a tappe, fatto di interventi chirurgici, esami specialistici e soprattutto riabilitazione, al fine di dare a Ernesto la possibilità di avere stabilità motoria. “Sono partito da una situazione molto grave, dal non poter camminare autonomamente oggi riesco finalmente ad avere un minimo di autonomia”, continua Ernesto. Gli interventi, quasi annuali, vengono eseguiti tutt’oggi dal Dott. Costici, seguiti dalla fase di riabilitazione presso l’IRCCS San Raffaele, insieme alla Dott.ssa Condoluci, Responsabile del Reparto di Riabilitazione Pediatrica e delle Disabilità dello Sviluppo dell’Istituto, “che non è solo una struttura ospedaliera ma una vera e propria casa, mi permette di avere vicino tutta la mia famiglia nella fase di degenza senza sentirne la mancanza”, afferma il ragazzo.
E se è vero che in ognuno di noi c’è un’araba fenice, Ernesto ha deciso di tatuarsela come simbolo della sua rinascita: “per me simboleggia il ritorno alla vita. I nomi incisi sulla mia pelle? Devo tutto a loro, un eterno grazie al Prof. Albertini e al Dott. Costici che mi hanno fatto rinascere dando un senso alla mia vita. Oggi se cammino è grazie a loro e ovviamente grazie a tutto lo staff del San Raffaele”.