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Riprendono le attività di Villa Buon Respiro. Le novità e i progetti del nuovo anno.

10 Settembre 2007

Da 10 settembre ricominceranno a pieno regime, dopo la pausa estiva, le attività del Centro di Riabilitazione Equestre di  Villa Buon Respiro.  Il metodo terapeutico  utilizzato dal Centro è l’ippoterapia,  che si incentra sul rapporto tra il paziente e il cavallo. Attraverso di essa, si è sempre inteso portare avanti un processo di integrazione e di inserimento sociale di persone portatrici di handicap. Questo è possibile perché il Centro prevede la partecipazione alle attività anche di persone “normodotate”, cioè non sofferenti di alcuna patologia. “Tutti i ragazzi condividono le difficoltà e le soddisfazioni che questo sport comporta – spiega la dottoressa Daniela Zoppi, Responsabile del Centro. “ L’obiettivo comune è quello di partecipare al Carosello, l’ultimo livello di difficoltà a cui accedono i più bravi. Ciò che ci contraddistingue  dagli altri centri ippici – continua la dottoressa – sta nel fatto che per i nostri ragazzi non è tanto importante la gara quanto essere arrivati a far  parte del Carosello. Esso simboleggia il concetto cardine della nostra filosofia: l’integrazione. Tutti, sia i ragazzi portatori di handicap che non possono arrivare a questo livello attraverso l’impegno e la costanza”.  Tra le novità di quest’anno nell’ambito sanitario, si prevede l’inserimento di un medico responsabile e di tre psicologi, che verranno assegnati alle tre Unità Operative: “Neuropsichiatria infantile”, “Residenziale adulto” e “Semi e non residenziale adulto”. Sarà loro compito seguire il paziente in tutto il suo percorso terapeutico, dalla Unità Operativa da cui proviene  all’inserimento nel Centro. Gli psicologi dovranno monitorare tutti i miglioramenti e i problemi del ragazzo su cui bisogna intervenire. “Questo dimostra che  il nostro è un lavoro interdisciplinare e di équipe”, conclude la Zoppi.   Inoltre, dal 10 settembre partiranno anche due progetti messi a punto nei mesi scorsi: il primo prende il nome di “Ri-Abilitando: Io, l’Altro e il Cavallo” e il secondo “Progetto Onoterapia”.