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SIGG 2013: il San Raffaele plana al cospetto della Madonnina

21 Novembre 2012

Nel capoluogo lombardo dal 21 al 24 novembre in occasione del 57° Congresso Nazionale della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia il San Raffaele aprirà lo scrigno della ricerca, della didattica e della sperimentazione in reparto per mostrarlo alla comunità scientifica. Forte della sua esperienza in campo geriatrico il gruppo farà brillare a Milano la sua attività sul fronte della cura esponendo e proponendo tecniche, metodi, case histories e soluzioni. Tutto questo attraverso la discussione di ben 13 lavori scientifici redatti dalle RSA pugliesi gestite dal Consorzio San Raffaele, e due letture magistrali a cura del Direttore Scientifico del Gruppo, Massimo Fini e del Direttore Scientifico dell’Unità di Epidemiologia Clinica e Molecolare dell’IRCCS San Raffaele Pisana, Stefano Bonassi.

L’evento meneghino sarà un’occasione per condividere con il gotha della geriatria e gerontologia del Bel Paese l’esperienza accumulata negli anni dal gruppo di Val Cannuta, che conta 1501 posti letto di RSA (622 in Puglia, 120 Sardegna e 759 nel Lazio) e 210 posti letto di Alzheimer.

Con questi numeri, negli anni, il San Raffaele si è guadagnato un posto importante rispetto allo studio e al trattamento delle patologie geriatriche da affrontare, necessariamente, in modo multidisciplinare. La società di Val Cannuta in questo settore mette, dunque, in campo il suo sterminato know how e, non ultima, la corazzata della divisione scientifica che impegnata nel varo di importanti progetti di ricerca in collaborazione anche con l’Istituto Superiore di Sanità ed il Ministero della Salute.

Le RSA, residenze sanitarie assistenziali, sono strutture sanitarie residenziali extraospedaliere, organizzate per Nuclei che ospitano soggetti con patologie croniche e degenerative non autosufficienti e non assistibili a domicilio ai quali vengono fornite ospitalità, prestazioni sanitarie, assistenziali, di recupero funzionale e di stabilizzazione.

«Oltre il 50% dei connazionali tra i 65 e i 74 anni di età», dichiara Alberto Bertolini, Direttore Generale del San Raffaele, «secondo dati Istat riferiti al 2011, ha almeno una patologia cronica: di questi, solo il 30% si dice in buona salute. Il 12,2% degli ‘over 65’ vive uno stato di povertà relativa e il 5,4% assoluta».

E’ la fosca fotografia scattata dall‘XI Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità “Emergenza Famiglie: l’insostenibile leggerezza del Welfare”, presentato il 16 ottobre nella Capitale dal Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici (Cnamc) di Cittadinanzattiva.

«Fare il punto della situazione sulla cronicità, dello stato di avanzamento della ricerca, dei dati statistici a disposizione, dei modelli assistenziali esistenti è doveroso – conclude Bertolini – La nostra partecipazione al Congresso Nazionale della SIGG, nel corso del quale si discuterà dello stato dell’arte del problema, vuole essere un contributo concreto per lo sviluppo di una condivisa strategia tra gli stakeholders che ruotano attorno al mondo della fragilità».