In questi giorni al Comitato Perchè No al Consorzio San Raffaele sono arrivate numerosissime manifestazioni di solidarietà, sostegno e appoggio.
Tra le tante abbiamo scelto di pubblicare la lettera della signora M.G., per le parole di affetto e di stima nei confronti di tutti coloro che fino ad oggi si sono occupati degli ospiti delle RSA.
“Sono convinta che alla base di tutto, al di là di un odio ideologico verso le strutture private (leggi sanità, scuola o quant’altro) ci sia un complesso di inferiorità verso ciò che funziona e che riceve il plauso incondizionato dell’utenza. Se lor signori non avessero la spocchia di essere sempre nel giusto e possedessero un briciolo di umiltà e fossero capaci di riflettere sulle proprie deficienze e fare autocritica, dal San Raffaele avrebbero solo da imparare e ne farebbero un loro modello di riferimento. Ho imparato a mie spese che nella sanità pubblica quando ti va bene sei ignorato, altrimenti maltrattato e se ti viene riconosciuto qualche diritto devi solo ringraziare le vituperate “conoscenze”. Nessuno (o quasi) sa nulla, nessuno si spende per te. Hai un problema con un anziano? Ebbene, “Noi lo dimettiamo e lei se lo porti dove le pare!”. Evviva Mao, evviva Marx e evviva Pol Pot, hanno insegnato a tanti come si elimina la gente. E gli anziani, per di più con problemi di salute che altro sono se non degli esseri di cui liberarsi in fretta? Nelle RSA del San Raffaele gli stessi anziani sono delle PERSONE da accudire con amore e umanità, sono quelli che noi tutti diventeremo se la morte non ci coglierà anzitempo, sono degli esseri indifesi a cui regalare un sorriso e una carezza. Forza ragazzi, parenti ed utenti del San Raffaele siamo tutti con voi, fate un’opera meritoria! BRAVI!!! E voi, Signori della Sanità pubblica, mi fate solo sorridere quando vi aggirate per i corridoi con fare sussiegoso, guardando “attraverso” le persone, senza mai un saluto, un sorriso, sempre accigliati, seriosi, irraggiungibili. Non avete fatto nessun patto col diavolo, anche voi siete mortali, anche voi partecipate della natura umana, anche voi siete fuscelli in balìa del mare in tempesta”.