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Sviluppo della creatività in età senile, il progetto del San Raffaele Flaminia

12 Gennaio 2015

Memoria autobiografica e identità

Un piano di trattamento terapeutico elaborato ad hoc per un gruppo di ricerca sperimentale. Un programma di stimolazione cognitiva volto a far esplorare e potenziare nel paziente geriatrico competenze neuropsicologiche quali il linguaggio, il ragionamento logico, l’attenzione e soprattutto la memoria autobiografica.

Questo il progetto del San Raffaele Flaminia intitolato “Sviluppo della creatività in età senile: memoria autobiografica e identità”. L’obiettivo è quello di far intraprendere un percorso immaginario, una sorta di “viaggio ideale” che inizia nel passato, tocca i momenti principali del ciclo di vita ed arriva fino all’attualità, coadiuvando il miglioramento dei processi di memorizzazione e lo sviluppo della creatività.

Hanno partecipato, a partire da maggio 2014, circa 18 ospiti della struttura. Il programma, rivolto a pazienti con deterioramento cognitivo lieve o moderato, consiste in un vasto repertorio di schede riabilitative integrate da un lavoro di esplorazione clinica e del vissuto emozionale con focus incentrato sulla memoria autobiografica.

«I temi trattati», spiega la Dott.ssa Sofia Sorvillo, «partono dall’infanzia, dall’età della giovinezza, della maturità, della saggezza e si concludono con approfondimenti e considerazioni inerenti la vita presente. È utile aiutare ogni partecipante a soffermarsi sui ricordi e sulle esperienze positive in relazione al tema trattato».

«Ripercorrere la propria storia di vita», continua, «rappresenta per molti ospiti un prezioso momento di raccolta, utile a contrastare il vissuto di perdita che la malattia genera. Inoltre ciò contribuisce a restituire il senso d’identità così spesso indebolito dalla demenza».

«Tale percorso di “recupero dell’identità”», conclude, «è stato valorizzato dalla stesura di un diario-agenda di sessanta pagine circa, ideale prosecuzione del percorso effettuato, che ha come contenuti tematici dominanti i vissuti degli ospiti e che potrebbe essere spunto per la realizzazione di un libro».