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TORNADO, la rivoluzione della robotica cognitiva: Il San Raffaele Cassino al centro dell’innovazione per la sanità del futuro

6 Marzo 2025

“Una straordinaria opportunità per dimostrare come l’innovazione tecnologica possa essere messa al servizio della salute umana, in particolare in ambiti complessi come le cure palliative” ha dichiarato la Prof.ssa Fiorella Guadagni, Responsabile dell’area Bio-Tecnologie Avanzate dell’IRCCS San Raffaele e Professore Ordinario dell’Università San Raffaele, dando ufficialmente inizio al progetto TORNADO, un’iniziativa di ricerca e innovazione finanziata dal programma Horizon Europe, con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma avanzata di robotica basata su cloud. Il kick-off  meeting si è svolto ad Atene a fine gennaio scorso, riunendo esperti di robotica, intelligenza artificiale e applicazioni cliniche per delineare le strategie e i primi passi del progetto.

“La collaborazione tra discipline diverse è essenziale per sviluppare soluzioni che non solo migliorino i processi clinici, ma restituiscano centralità alla persona, garantendo una cura dignitosa e compassionevole” ha concluso la Guadagni. Un ruolo cruciale all’interno del progetto sarà assunto dal San Raffaele Cassino, in particolare per la validazione clinica e l’exploitation dei risultati il suo fulcro. 14 partner del consorzio, provenienti da 9 paesi dell’Unione Europea, tra cui istituzioni accademiche, centri di ricerca e aziende specializzate in robotica e intelligenza artificiale.

TORNADO punta a rivoluzionare il settore dei robot mobili autonomi (AMR), dotandoli di capacità cognitive avanzate per navigare in ambienti interni dinamici, interagire con gli esseri umani in modo naturale e manipolare oggetti complessi, inclusi materiali morbidi e deformabili. La piattaforma sarà alimentata da modelli avanzati di deep learning ospitati sul cloud, consentendo ai robot di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e di acquisire nuove competenze in tempo reale.

“L’innovazione del progetto risiede nel portare la robotica cognitiva in un ambito che, tradizionalmente, si basa sull’interazione umana” ha commentato l’Ing. Francesco Infarinato, Responsabile del Laboratorio di Bioingegneria della Riabilitazione dell’IRCCS San Raffaele. “Questi sistemi non sono pensati per sostituire gli operatori sanitari, ma per potenziarne le capacità, supportando il lavoro clinico con precisione, affidabilità e sicurezza, senza perdere di vista la delicatezza e l’umanità richieste in hospice.” Il dott. Girolamo Del Monte, Primario dell’Hospice del San Raffaele Cassino, ha evidenziato il potenziale trasformativo del progetto. “I robot cognitivi potrebbero diventare un’estensione delle mani e della mente degli operatori sanitari, aiutandoci a gestire meglio il dolore, monitorare continuamente le condizioni dei pazienti e garantire interventi mirati e personalizzati. Questo progetto pone le basi per un nuovo paradigma nella cura palliativa, in cui tecnologia e umanità convivono in armonia.”