News > “Tremare Senza Paura”: 1000 km con il Parkinson è il viaggio di Paolo Muzi, paziente dell’IRCCS San Raffaele
“Spero che questa impresa possa ispirare altri malati a combattere il Parkinson anche attraverso lo sport“
“Tremare Senza Paura“. Parole semplici ma forti, che raccontano la storia di Paolo Muzi, romano classe 1961, e del suo percorso alla scoperta dei benefici dell’attività fisica per chi soffre di Parkinson, una patologia che colpisce circa 600 mila persone in Italia. Dopo la diagnosi, Paolo inizia un percorso di terapia presso il Centro Parkinson e disturbi del movimento dell’IRCCS San Raffaele di Roma, centro d’eccellenza coordinato dal Prof. Fabrizio Stocchi. Ma Paolo non si ferma alla terapia medica: fa dello sport una parte centrale della sua vita. Dopo anni di basket a livello dilettantistico, da circa un decennio si dedica alla mountain bike, la sua grande passione.
Da qui nasce l’idea del suo viaggio “Tremare Senza Paura” lungo la Via Francigena, dal Gran San Bernardo a Roma, attraversando strade sterrate e asfaltate. Un viaggio di circa 1050 km con 9.800 metri di dislivello, che Paolo sta affrontando con la sua mountain bike, una Cannondale biammortizzata in carbonio. Quest’iniziativa, sostenuta dall’Istituto romano, è partito il 6 settembre e l’obiettivo di Paolo è dimostrare che l’attività fisica è la miglior medicina contro questa malattia. Lui si dice pronto per la sfida e la sua neurologa, la dottoressa Laura Vacca dell’IRCCS San Raffaele, gli ha dato l’ok a partire.
“Il mio intento è completare il viaggio in 17-18 giorni, meteo permettendo. Non lo faccio per un ritorno economico, ma solo per passione. Spero che questa impresa possa ispirare altri malati a combattere il Parkinson anche attraverso lo sport” racconta. Con coraggio e determinazione, Paolo spera di lanciare un messaggio di forza e resilienza.