News > Tutela dell’infanzia: “L’importanza del mantenimento della coppia genitoriale dopo la separazione”
“L’importanza del mantenimento della coppia genitoriale dopo la separazione”: è questo il tema del convegno promosso dall’Associazione Movimento Genitori Separati che si terrà domani 13 ottobre nell’aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati.
Obiettivo dell’incontro sarà fare il punto sul tema dell’affido condiviso, a dieci anni dall’approvazione della legge 54/2006 che lo ha sancito, con autorevoli esperti in materia, analizzando le problematiche psicologiche e giuridiche connesse.
L’introduzione è affidata al presidente dell’Associazione, Marco Andrea Doria, cui seguiranno i saluti dell’on. Roberto Occhiuto e gli interventi di esponenti di primo piano della magistratura, tra cui la dott.ssa Simonetta Matone, il dott. Vincenzo Vitalone, la dott.ssa Cecilia Pratesi e il dott. Michele Nardi. Coordineranno i lavori la dott.ssa Vittoriana Abate, giornalista di Rai1, e la dott.ssa Mariella Anziano, giornalista del Tg3.
Nell’ambito dell’approfondimento degli aspetti psicologici, la Dott.ssa Costanza Levi, neuropsichiatra infantile e Responsabile Centro di Riabilitazione Età Evolutiva (ex art. 26) IRCCS San Raffaele Pisana, affronterà il delicato tema della disabilità all’interno della legge 54/2006, sottolineando la necessità -ancora maggiore nel caso specifico- di un’alleanza tra genitori per salvaguardare il benessere psichico dei figli anche dopo la separazione.
«La regolamentazione di obblighi e diritti di quei genitori che hanno a che fare con figli disabili appare poco studiata, se non sotto il profilo economico», spiega la Dott.ssa Levi. «Le necessità assistenziali dei figli implicano un grosso impegno anche in termini di tempo e di energie psichiche. Risulta quindi indispensabile evitare che i dissidi tra ex coniugi ostacolino lo sviluppo emotivo dei figli e fare in modo che le politiche assistenziali facilitino le famiglie con problemi “particolari” attraverso la messa in opera di servizi “particolari” in grado di accoglierne e sostenerne le difficoltà».
«Nella pratica clinica», conclude la neuropsichiatra, «risulta fondamentale l’alleanza terapeutica con entrambi i genitori, necessaria per avviare la costruzione della rete assistenziale che deve circondare il minore con disabilità. Può accadere purtroppo che nelle situazioni familiari caratterizzate da una forte conflittualità di coppia tale alleanza sia più difficile o impossibile da costruire; questi ostacoli rischiano di minare l’efficacia terapeutica dell’intervento riabilitativo».