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Un anziano su due in Italia assume dai 5 ai 9 famarci al giorno

2 Agosto 2013

Massimo Fini presenta l’indagine del Geriatric Working Group Aifa sull’aderenza alla terapia e appropriatezza prescrittiva

«In Italia un anziano su due oltre i 65 anni assume dai 5 ai 9 farmaci al giorno e l’11% si cura con più di 10 medicinali. Quasi il 60% della popolazione ultra-65enne manifesta scarsa aderenza alle terapie contro depressione, ipertensione, diabete e osteoporosi. Vari, inoltre, i rischi legati alle prescrizioni inappropriate e all’interazioni tra farmaci».

Lo afferma Massimo Fini, direttore scientifico dell’IRCCS San Raffaele Pisana, spiegando che tali dati emergono da un’indagine sull’appropriatezza prescrittiva per il paziente anziano condotta dai componenti dal Geriatric Working Group (GWG) dell’Aifa.

«Gli indicatori di inappropriata prescrizione presentati nell’articolo», sottolinea il direttore, «sono il frutto di un lungo lavoro finalizzato a dotare anche il nostro Paese di uno strumento per la valutazione della qualità della prescrizione basato non più sull’esperienza di Stati Uniti o Inghilterra, ma sui farmaci effettivamente utilizzati dai nostri medici. I risultati hanno dimostrato come comportamenti inappropriati siano molto frequenti, particolarmente per la sottoprescrizione di farmaci per terapie di lunga durata, ma anche per il rischio causato da combinazioni inadeguate di molecole. Nella situazione attuale, sempre più caratterizzata da quadri di complessità clinica in cui i pazienti sono contemporaneamente affetti da più malattie croniche», conclude Fini, «una prescrizione indiscriminata non è la soluzione e diventa quindi prioritario fornire il medico di strumenti che lo aiutino ad utilizzare i farmaci nel modo più adeguato».