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Un progetto europeo per la formazione dei professionisti nell’Intervento Precoce nelle Disabilità dello Sviluppo

18 Novembre 2005

Si è recentemente svolta a Bucarest la seconda riunione del Progetto EBIFF (European Passport On Professional Education In Early Intervention) in cui l’IRCCS San Raffaele Pisana è coinvolto attraverso il Dipartimento di neuroriabilitazione Pediatrica diretto dal Prof. Giorgio Albertini che rappresenta anche il responsabile e referente principale del progetto per l’Italia. Riferimenti “operativi” del progetto EBIFF sono rappresentati dalla dott.ssa Letizia Cartagena e dalla dott.ssa Claudia Condoluci che ha partecipato alla riunione di Bucarest.

Il progetto EBIFF riguarda la formazione di professionisti europei nel campo dell’Intervento Precoce nelle disabilità dello sviluppo, proponendo la costituzione di costituire una base comune europea per la formazione di professionisti che operano in un ambito connotato in maniera piuttosto eterogenea nei diversi paese europei e nelle diverse discipline. Sono partners del progetto diversi istituti clinici, universitari e di ricerca, di vari paesi europei (Austria, Belgio, Estonia, Grecia, Lituania, Romania, Slovacchia, Spagna). In modo particolare la partecipazione del nostro dipartimento riguarda la nostra expertise negli aspetti medico-clinici inerenti le disabilità dello sviluppo. In maniera specifica, il progetto si propone di creare uno strumento di comunicazione comine in ambito europeo, in modo che le varie formazioni individuali nell’area dell’Intervento Precoce possano essere considerate più o meno equipollenti. Si tratta, dunque, di un Passaporto Europeo (“EBIFF: Licenza Europea per la Formazione Professionale nell’Intervento Precoce”)per i professionisti dell’Intervento Precoce, che dovrebbe essere ottenuto grazie ad un confronto tra una comune base di pre-requisiti necessari (competenze, capacità, attitudini, know-how, etc…) ed i propri requisiti (raggiunti tramite processi educativi e/o professionali…).

Da questo confronto probabilmente emergeranno delle aree che il singolo professionista dovrà ancora completare. Al completamento di tali aree, quindi, dovrebbe essere possibile ricevere la certificazione europea nell’area dell’intervento precoce (EBIFF). Scopo principale della riunione di Bucarest era di aggiornare i partners sullo “stato dell’arte” del progetto, confrontando i diversi contributi realizzati. Infatti, finora i vari rappresentanti hanno lavorato ai seguenti temi:

  1. analisi della situazione della formazione dei professionisti nell’area dell’Intervento Precoce nei vari paesi coinvolti. Questa analisi è stata svolta tramite il completamento di uno specifico Questionario sulla Situazione dell’Intervento Precoce; 
  2. creazione di una Intervista semi-strutturata somministrata a professionisti, genitori, esperti ed insegnanti per la definizione della base di necessari pre-requisiti per operare nell’ambito dell’Intervento Precoce nelle disabilità dello sviluppo; 
  3. raccolta dei dati dell’intervista sotto forma di somma di frequenze e interpretazione delle risposte libere; 
  4. lavoro sui risultati preliminari emersi dalle analisi delle interviste svolte nei diversi paesi. In particolare rispetto a questo ultimo passaggio è stata eseguita una analisi qualitativa sui dati emersi e sono state individuate diverse categorie che sono risultate importanti per la preparazione teorico-clinica nell’area dell’Intervento Precoce. Rispetto a queste ultime categorie, poi, sono state individuate delle possibili Unità di Insegnamento che potrebbero eventualmente soddisfare la formazione in tale ambito di intervento. I prossimi passi del progetto riguardano un’ulteriore analisi dei dati mostrati alla riunione da parte di tutti i partners ed, alla luce della ricerca su questi ultimi dati, verrà successivamente organizzato un programma pilota del Progetto complessivo.