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Una Cartella Clinica Informatizzata per le RSA del Consorzio San Raffaele

3 Novembre 2010
Il Consorzio San Raffaele è tra le prime aziende sanitarie italiane che vedono in corso, per il largo numero di oltre 600 pazienti distribuiti in 11 RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) presenti in tutta la Puglia, il completamento dello switch off alla Cartella Clinica informatizzata. In queste ultime tre parole si racchiude un nuovo modello di gestione e tenuta della Cartella clinica che si avvale dell’esclusivo utilizzo di sistemi informatici per l’inserimento, archiviazione e gestione di tutto quello che concerne il “mondo paziente”: dalle anamnesi alle terapie, dai test ai diari clinici. «Questa migrazione a una gestione “intelligente” e razionale dei dati e delle specifiche diagnostiche e terapeutiche», spiega il dott. Alberto Bertolini, Vice Presidente del Consorzio, «procura diversi vantaggi in primis allo stesso paziente e inoltre rappresenta uno scatto in avanti nella modernizzazione del management che comporta un miglioramento dell’efficienza». «Il controllo delle informazioni del degente attraverso un sistema informatico», continua Bertolini, «consente a operatori sociosanitari di gestire in modo elastico e rapido il “progetto guarigione”». «La velocità di accesso alle cartelle, la possibilità immediata della ricerca di matching con casi clinici analoghi, l’uniformità formale metodologica e strutturale», spiega l’ing. Marco Bonerba, Resp. dell’Ufficio Tecnico, «consente a tutti i medici e operatori delle RSA San Raffaele di poter disporre di una larga e accessibile base di esperienza su cui confrontarsi per migliorare sempre di più l’efficacia della cura». Tutte le Residenze pugliesi sono attrezzate con MCA , Mobile Clinical Assistant, ovvero sofisticati computer portatili dedicati all’assistenza ospedaliera, da cui si accede alla cartella clinica del paziente attraverso una connessione wireless. «Questi Tablet Pc consentono la compilazione direttamente a letto durante la somministrazione delle terapie», continua Bonerba, «dunque in tempo reale il sistema può interagire con l’operatore fornendo indicazioni sulla correttezza della procedura e azzerando così la possibilità di errore che la letteratura scientifica riporta come frequentissimo in tutti gli ospedali del mondo». «Gli MCA», conclude, «sono dotati di lettore di codice a barre, per l’immediata identificazione del paziente e dei medicinali, macchina fotografica digitale, per completare ulteriormente il carnet di informazioni sui malati e lettore di impronte digitali per evitare accessi indesiderati al sistema dunque garantendo la sicurezza delle informazioni». Per adoperare la Cartella Clinica Informatizzata il Consorzio San Raffaele sta facendo suo un nuovo e armonico modello di lavoro delle equipe, che stimola la collaborazione tra figure professionali, slega da una serie di incombenze formali, riduce i tempi morti e quindi vede tutti convergere verso il vero centro di gravità del pianeta sanità: il paziente.