News > Una classe del Liceo scientifico Pepe di Ostuni a cena con i nostri pazienti
Serata memorabile, esplicativa della rete sociale che dovrebbe sempre più svilupparsi tra ospedale e territorio – società, quella che si è svolta qualche tempo fa presso la Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica ed a cui hanno partecipato tra studenti, degenti, familiari ed operatori sanitari circa un centinaio di persone.
Una cena con pizza e rustici, accompagnato da un simpatico karaoke, e la fusione di molte storie tra loro hanno permesso di avvicinare due entità che apparentemente potrebbero essere lontane anni luce tra loro, persone assistite colpite da eventi traumatici o malattie devastanti ed un gruppo di liceali spensierati che dovrebbero avere “tutta la vita davanti”.
La classe, quinta Liceo Scientifico “Ludovico Pepe” di Ostuni, accompagnati dalla Dirigente Prof.ssa Maria Stella Carparelli, il Prof. Giangaspero, la Prof.ssa Lisimberti e la Prof.ssa Narracci ha trascorso una serata divertente in compagnia inconsueta, nel senso che hanno avuto modo di toccare con mano, seppur in maniera sorridente, la disperazione e la capacità di molti delle persone da noi assistite di reinventarsi un modus vivendi.
L’obiettivo è stato raggiunto, dato che non è pensabile per chi esercita il ruolo della cura, dell’assistenza e della riabilitazione, di offrire soltanto questo. Attraverso un momento del genere, abbiamo cercato di distogliere dai nostri paziente la consapevolezza della loro condizione, trasformando la struttura ospedaliera in un luogo – non luogo di cura, ed al contempo abbiamo offerto l’opportunità a questi giovani che si affacciano alla maturità l’opportunità preziosa di poter riflettere sulla possibile pericolosità di alcuni comportamenti.
Il messaggio sociale che è stato lanciato non poteva confluire nella visione attraverso strumenti audiovisivi anche delle situazioni più drammatiche, giacché spesso si perde nei rivoli della distrazione da ciò che può allarmare. Pensiamo che attraverso questo modo, e gli ulteriori spazi di approfondimento che i docenti vorranno riservare nella programmazione scolastica, si possa completare il senso del messaggio percettivo che era nostro intento dare. In estrema sintesi ci preme sottolineare il riscontro positivo espresso dagli insegnanti con particolare gratitudine