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Una delegazione del Gruppo Tosinvest in visita presso il Centre Suisse de Paraplégiques

7 Gennaio 2008

In prossimità dell’inaugurazione ufficiale della prima Unità Spinale dell’Abruzzo presso il San Raffaele Sulmona, una delegazione del Gruppo Tosinvest si è recata in visita presso il Centre Suisse de Paraplégiques di Nottwil, per consolidare rapporti di collaborazione con la struttura, centro d’eccellenza in ambito riabilitativo. Presenti il Professor Natale Santucci, Direttore Medico Tosinvest Sanità, il Dottor Alessandro Polverini, direttore operativo del San Raffaele Sulmona, il Dottor Giorgio Felzani, direttore sanitario della struttura, e l’Architetto Franco Romano dell’IRCCS San Raffaele Pisana, accompagnati nel corso del sopralluogo dal Professor Michael Baumberger.  «Come nelle strutture San Raffaele – spiega il Direttore Medico Tosinvest Sanità – gli spazi del Centre Suisse de Paraplégiques sono stati ideati in funzione di uno specifico progetto riabilitativo, finalizzato al recupero del maggior grado possibile di indipendenza nella vita della persona e alla sua piena integrazione nella società».  Significativi i punti di convergenza con il San Raffaele Sulmona, come lo sport, che rappresenta un importante pilastro del progetto riabilitativo di entrambe le strutture. «L’attività fisica offre ai degenti l’opportunità di confrontarsi giornalmente con i propri limiti, con le proprie potenzialità e con un ambiente aperto e “non protetto”. A Sulmona è stato avviato il Progetto Sport Disabili per dare la possibilità a pazienti ed utenti esterni di praticare una regolare attività sotto il controllo di istruttori affiliati al CIP – prosegue il Dottor Polverini – mentre il Centre Suisse de Paraplégiques dispone di un palazzetto dello sport, frequentato anche da persone normodotate, che ha recentemente ospitato le Paralimpiadi». Interessanti anche le convergenze nel settore dell’ergoterapia e della terapia occupazionale. «Così come progettato per il San Raffaele Sulmona – prosegue il Dottor Felzani – il centro dispone di due appartamenti di pre-dimissione, dove i pazienti permangono per un periodo di due o tre settimane, godendo di totale autonomia e confrontandosi con le difficoltà della gestualità quotidiana  prima di  tornare a casa».