È a disposizione della Comunità scientifica internazionale il position paper della Società europea dello scompenso cardiaco che ha tra i principali autori il prof. Maurizio Volterrani, direttore del Dipartimento di Scienze cardiologiche e respiratorie dell’IRCCS San Raffaele Roma e – prima firma – il ricercatore dello stesso Istituto Giuseppe Rosano.
Il documento fornisce una guida agli operatori sanitari sull’attuazione di uno schema di vaccinazione contro il COVID-19 nei pazienti con scompenso cardiaco, che hanno rischi più elevati di morbilità e mortalità in caso di contagio da Sars –CoV2. “Indipendentemente dai tentativi terapeutici, la vaccinazione – afferma il prof. Volterrani citando il position paper – rimane attualmente l’approccio globale più promettente per il controllo di questa malattia. Esistono diverse preoccupazioni e malintesi riguardo alle indicazioni cliniche, alla modalità ottimale di somministrazione, alla sicurezza e all’efficacia dei vaccini COVID-19 per i pazienti con scompenso cardiaco. La vaccinazione è indicata in tutti i cardiopatici, compresi quelli immuno compromessi, ad esempio dopo un trapianto di cuore in terapia immunosoppressiva, e con sindrome da fragilità”. È preferibile vaccinare persone in uno stato clinico ottimale, che includa stabilità emodinamica,idratazione e nutrizione adeguate, trattamento farmacologico ottimizzato dello scompenso cardiaco e delle altre eventuali comorbidità (compresa la carenza di ferro), e non dovrebbero essere attuate variazioni che ritardino la vaccinazione. In ogni caso, anche dopo il vaccino, bisogna continuare ad adottare le misure precauzionali, quali l’uso di mascherine, l’igiene delle mani e il distanziamento sociale. La conoscenza delle strategie per prevenire l’infezione da SARS-CoV-2 (compresa la vaccinazione COVID-19) dovrebbe essere inclusa nei programmi educativi completi forniti ai pazienti.
