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Robotica e Riabilitazione: ad Uno Mattina intervista del Prof. Franceschini, primario del San Raffaele

8 Maggio 2016

Robotica e Riabilitazione, i robot possono aiutare la persona colpita da Ictus a recuperare le abilità motorie perdute o a potenziare quelle residue?

Se ne è parlato ad Uno Mattina Venerdì 11 maggio, con un intervista al Prof. Marco Franceschini, responsabile dell’Unità Operativa di Riabilitazione Neuromotoria dell’IRCCS San Raffaele Pisana.

Da circa tre anni – ci spiega il Prof. Franceschini – al San Raffaele abbiamo introdotto l’utilizzo del robot nella pratica clinica della riabilitazione per l’arto superiore e inferiore, riabilitazione finalizzata al raggiungimento dell’eccellenza nel recupero della disabilità.

Il primo Robot ad essere utilizzato è stato MIT MANUS – continua il Prof. Franceschini –  un Robot prodotto presso il M.I.T. Institute (Massachusetts Institute of Technology) all’avanguardia nella riabilitazione dell’arto superiore.

Il secondo Robot è il GEO Systems, interamente progettato in Italia e basato sulla tecnologia dell’effettore finale. Vincolando il piede, insieme ad un sistema programmabile di sospensione di peso, consente l’esecuzione del movimento dell’arto inferiore e quindi del cammino, con la possibilità di simulare la salita e la discesa delle scale.

Il terzo robot è Amadeo, impiegato nell’ambito della ricerca clinica per la rieducazione motoria della mano, è basato su esercizi attivi e passivi di una o più dita, con un’ampia scelta di scenari e situazioni reali.

L’obiettivo nel prossimo futuro – conclude il Prof. Franceschini – è quello di un utilizzo sinergico dei sistemi robotici. Proprio in quest’ottica partecipiamo  al progetto di ricerca SCRIPT,  finanziato dalla Comunità Europea e coordinato dal Prof Farshid dell’University of Hertfordshire (UK) , per studiare l’utilizzo di robot di ultima generazione per la riabilitazione dei pazienti colpiti da ictus.

Visualizza l’intervista del Prof. Franceschini ad Uno Mattina!

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